Venerdì mattina, al mercato settimanale di Adria, c'era anche Enrico Bonato, consigliere comunale di maggioranza e candidato alle elezioni regionali nella lista Il Veneto che Vogliamo, la quale sostiene Arturo Lorenzoni. Il 31enne ingegnere, delegato alla protezione civile, alle politiche energetiche e alla viabilità, porta avanti dal 2011 il proprio impegno civico fino al Comune: sua la paternità delle buone pratiche nate ad Adria durante il lockdown e poi copiate altrove nella provincia di Rovigo, da Papozze a Taglio di Po, relative all'organizzazione dei mercati rionali senza bloccarli, ripartiti tramite il controllo degli accessi e delle persone presenti, grazie anche ai volontari.
Quanto alla candidatura regionale, Bonato lamenta l'accentramento dei servizi nelle grandi città e aree urbane: «Occorre invece riportarli a tutti i cittadini, anche quelli che abitano nei piccoli centri - argomenta il consigliere alle telecamere di Adria Azzurra - senza più tagli a sanità e trasporti, i quali penalizzano lavoratori e studenti.
Serve una crescita uniforme, non a macchia di leopardo, perché la provincia di Rovigo ha tutto per poter competere». Enrico Bonato è particolarmente sensibile al tema dei disastri idrogeologici, anche recenti: «L'azione dei cambiamenti climatici - conclude - va prevenuta e le emergenze vanno gestite. Basta cementificare il territorio, deve assorbire acqua piovana. E occorre obbligare gli amministratori locali alla formazione in materia di protezione civile».
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