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venerdì 17 agosto 2018

ADRIA:VENERDI' 24 AGOSTO.AL MUSEO CI SARA' L'ARCHEO PIC-NIC

Venerdì 24 agosto 2018

presso il
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ADRIA

In occasione dell’APERTURA STRAORDINARIA SERALE
ore 20.00 – 22.30
Con visita guidata del Museo alle 19.30
avrà luogo
L’ARCHEO PIC-NIC SOTTO LE STELLE
ALLA SCOPERTA DELLA ANTICA STORIA DI ADRIA





Prendete qualcosa di fresco da bere. Aggiungeteci qualche manicaretto gustoso da mangiare all’aperto e una cesta in cui riporre tutto quanto.
Non è abbastanza?
Allora aggiungete una location meravigliosa nel giardino del Museo archeologico nazionale di Adria,
immersi nel verde e nell’antichità. Infine un cielo stellato, con la luna, con quell’atmosfera romantica e suggestiva.
Non basta ancora?
Aggiungeteci un gioco a quiz, Il Cervellone Museo Edition.
Ecco questa è la ricetta de
ARCHEO PIC-NIC SOTTO LE STELLE    
ALLA SCOPERTA DELLA ANTICA STORIA DI ADRIA


Un evento in occasione dell’
APERTURA STRAORDINARIA SERALE DEL MUSEO
promosso da Associazione Proloco Adria
in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Adria
con animazioni de “il Cervellone”

Inoltre per prepararvi al meglio e  testare le vostre conoscenze sul nostro Museo, nella pagina face book del Museo di Adria è stato indetto un Contest Quiz.
Nella serata del 24 agosto daremo le risposte esatte di ogni domanda e scopriremo chi fra i presenti conosce meglio il nostro Museo!
A chi invece serviranno delle ripetizioni potrà usufruire dell'
APERTURA STRAORDINARIA SERALE DEL MUSEO
durante la serata!
Le risposte esatte verranno pubblicate anche sulla nostra pagina Facebook.

Posti limitati
Prenotazioni entro il 20 agosto presso la Pro Loco di Adria in Piazza Bocchi.
E' richiesta una quota di adesione a copertura delle spese organizzative. Affrettatevi i posti sono limitati!

In caso di maltempo l’evento si svolgerà all’interno del museo e il pic nic sarà sostituito da un piccolo buffet offerto dall’Organizzazione

Per informazioni:
Pro Loco Adria 0426 21675
www.prolocoadria.it
prolocoadria@gmail.com


Evento promosso da Associazione Pro Loco e Museo archeologico nazionale di Adria.
Con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Adria


domenica 12 agosto 2018

ADRIA:FORZA NUOVA COMMENTA I RECENTI FATTI ACCADUTI

Di ‘sicuro’ ci sono solo i soldi intascati dalle cooperative


Adria (Rovigo) –  La sezione polesana del movimento nazionalista Forza Nuova commenta i recenti fatti accaduti ad Adria, che hanno visto l'aggressione "razzista" subita da uno dei quattro richiedenti asilo di Borgo Fiorito, durante la serata "Adria d'estate", intenti a svolgere servizio d'ordine.

“Il sindaco  Omar  Barbierato  dopo essersi battuto il petto auto elogiandosi per il fatto che Adria shopping avesse raccolto il suo invito  coinvolgere i richiedenti asilo per integrarli, si è immediatamente affrettato a dichiarare che si tratta di un ‘fatto increscioso e inaccettabile’, e su questo siamo d’accordo con lui– spiegano dal direttivo provinciale di Forza Nuova – Ma non tanto per la condannabile aggressione messa a segno da parte di un ubriaco locale, ma per il fatto che questi soggetti, che nel 95% dei casi si dimostrano ‘clandestini’ non avendo nessun diritto allo status di ‘rifugiato’, stessero svolgendo un servizio importante senza alcun tipo di formazione”.

“Per lo svolgimento di questo servizio sono richiesti idonei attestati di formazione  che tutti gli addetti alla sicurezza devono obbligatoriamente avere, visto il grado di responsabilità e  pericolosità che questo ruolo ha – continuano i nazionalisti -   riteniamo quindi "increscioso ed inaccettabile" che la sicurezza di una festa cittadina venga affidata a persone, oltre che con molta probabilità clandestine, non preparate e certificate a norma di legge. Diversamente saremmo curiosi di capire e sapere dove sono stati formati per tale mansione e a spese di chi – affermano i forzanovisti -  Troviamo altrettanto "increscioso ed inaccettabile" che si continui a voler integrare, creando situazioni di grande pericolo, clandestini che nel 95% dei casi dovrà poi esser rimpatriata, togliendo eventuali possibilità retributive, qualora ci siano, a cittadini italiani”

“In tutta questa situazione – concludono i dirigenti provinciali del partito di Fiore – l’unica cosa davvero ‘sicura’ è la quantità di soldi che le solite cooperative intascano con questa moderna tratta degli schiavi".

Forza Nuova si riserva eventuali denunce o esposti alla Procura atti a verificare la legittimità e la responsabilità degli incarichi affidati per queste mansioni.

giovedì 9 agosto 2018

ADRIA:WEST NILE,UN CASO ANCHE NELLA CITTA' ETRUSCA.ESEGUITI IERI INTERVENTI DI DISINFESTAZIONE D'EMERGENZA


Il sistema regionale di sorveglianza integrata delle malattie trasmesse da vettori, in collaborazione con  l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie,  ha rilevato una  positività per virus West Nile (Wnv) su di un paziente residente ad Adria nella zona di Via Retratto.


La Regione Veneto ha predisposto un Protocollo d’emergenza  per la lotta alle zanzare che prevede l’effettuazione di interventi di  disinfestazione larvicidi nei tombini stradali e adulticidi con la rimozione dei focolai larvali presenti nelle aree pubbliche e cortilive private,  nelle adiacenze del caso segnalato.

L’Az. ULSS 5 Polesana – Dip. Di Prevenzione - ha programmato per la giornata dell’08 agosto u.s. l’effettuazione degli interventi di disinfestazione per un raggio di 200 mt attorno all’abitazione in cui è stata riscontrata la positività, che ha visto coinvolte le seguenti Vie: Retratto (da Via Badini al depuratore comunale), De Gasperi, Togliatti, Pietro Nenni, Donatori di Sangue,  Badini (dall’incrocio con Via Retratto a Via N. Sauro) e Aldo Moro (dall’Istituto Alberghiero a Via Retratto).

L’intervento è stato effettuato dalle ore 4,00 alle ore 7,30 da parte della Ditta I.S.E. Italiana Servizi Ecologici di Noventa di Piave, ditta specializzata nelle disinfestazioni da vettori, la quale ha utilizzato prodotti a base di permetrina o fenotrina.

I residenti nelle zone sopra dette sono stati opportunamente informata da parte degli uffici comunali con avvisi consegnati nella cassetta della posta, affissi su muri e lampioni e comunicato a voce, con l’invito a chiudere opportunamente porte e finestre per tutta la durata dell’intervento e a non consumare ortaggi coltivati negli orti per almeno 36 ore. Per precauzione è stato consigliato anche di tenere in casa gli animali di piccola taglia.

Al momento non sono previsti altri interventi d’emergenza di questo tipo effettuati da parte dell’Az. ULSS 5 Polesana, proseguono comunque le attività di disinfestazione dei giardini, parchi e aree pubbliche, già calendarizzate (vedi calendario allegato) dal  mese di giugno con  termine nella seconda quindicina di settembre, salvo allungarsi fino a tutto ottobre a  seconda delle condizioni climatiche del periodo.

Alla cittadinanza sono già state distribuite più di 3000 scatole di compresse antilarvali da parte degli uffici comunali a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta,  che devono essere utilizzate esclusivamente nelle caditoie private (tombini) dove l’acqua stagnante funge da sifone per gli odori sgradevoli, con le dovute precauzioni.

Si invita inoltre  la cittadinanza ad ottemperare a quanto previsto  nell’ordinanza sindacale n. 13 del 01/08/2018 che prevede:

Di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni ove possa raccogliersi l'acqua piovana, ivi compresi copertoni, bottiglie, sottovasi di piante e simili, anche collocati nei cortili, nei terrazzi e all'interno delle abitazioni;

Di procedere, ove si tratti di oggetti non abbandonati, bensì sotto controllo della proprietà privata, alla loro accurata pulizia e alla chiusura ermetica con teli plastici o con coperchi;

Di svuotare contenitori di uso comune, come sotto vasi di piante, piccoli abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi, ecc., settimanalmente;

Di coprire eventuali contenitori di acqua inamovibili, quali ad esempio vasche di cemento, bidoni e fusti per l'irrigazione degli orti, con strutture rigide (reti di plastica o reti zanzariere);

Di introdurre nei piccoli contenitori d'acqua che non possono essere rimossi (i vasi porta fiori presenti nei cimiteri) filamenti di rame, che per essere efficace va utilizzato in ragione di almeno 10-20 mg per litro d'acqua e mantenuto lucido;

Di introdurre nelle piccole fontane ornamentali di giardino pesci larvivori (come ad esempio i pesci rossi, gambusia ecc.);

Di provvedere a ispezionare, pulire e trattare periodicamente le caditoie per la raccolta dell'acqua piovana, presenti in giardini e cortili.

Di vuotare almeno una volta alla settimana i porta fiori in cimitero avendo cura di gettare l'acqua sul terreno. I vasi contenenti fiori sintetici devono essere riempiti con sabbia qualora fossero collocati all’aperto. Tutti i contenitori utilizzati saltuariamente per il trasporto dell’acqua (bottiglie, secchi, ecc) dovranno essere sistemati in modo da evitare la formazione di raccolte di acqua in caso di pioggia.

Alle aziende agricole e zootecniche e chiunque allevi animali o li accudisca anche a scopo zoofilo di curare lo stato di efficienza di tutti gli impianti e dei depositi idrici utilizzati, compresi quelli sparsi nella campagna.

Qualora le aziende suddette, utilizzino pneumatici sui teli di copertura dei silos ed altre situazioni all'aperto, i suddetti pneumatici devono essere periodicamente trattati con prodotti appositi.

Ai Consorzi e agli Enti che gestiscono comprensori e i proprietari degli edifici destinati ad abitazione e ad altri usi di curare il perfetto stato di efficienza di tutti gli impianti idrici esistenti nei fabbricati e nei locali annessi, allo scopo di evitare raccolte scoperte, anche temporanee, di acqua stagnante e procedere autonomamente con disinfestazioni periodiche dei focolai larvali e degli spazi verdi. Particolare cura dovrà aversi affinché i laghetti ornamentali dei giardini e qualsiasi altra raccolta idrica non favoriscano la proliferazione delle zanzare.

Il medesimo obbligo è esteso ai responsabili dei cantieri fissi e mobili per quanto riguarda le raccolte idriche, temporanee (fosse di sterro, vasconi ecc.).

Coloro che per fini commerciali o ad altro titolo possiedono o detengono, anche temporaneamente, copertoni di auto o assimilabili, oltre che attenersi ai comportamenti sopra riportati dovranno a propria cura:

  • Disporre a piramide i pneumatici con periodo di stoccaggio superiore a 15 giorni dopo averli svuotati da eventuale acqua e ricoprirli con telo impermeabile o con altro idoneo sistema tale da impedire qualsiasi raccolta di acqua piovana;
  • Eliminare i pneumatici fuori uso e comunque non più utilizzabili;
  • Provvedere alla disinfestazione, con cadenza quindicinale, dei pneumatici privi di copertura, movimentati in un periodo di tempo tra uno e quindici giorni.

Inoltre coloro che gestiscono attività quali la rottamazione delle auto e i vivai dovranno procedere ad una disinfestazione delle aree interessate dalla attività tale da eliminare i focolai larvali presenti.

Qualora nel periodo di massimo rischio per la infestazione da Aedes Albopictus si riscontri all'interno di aree di proprietà privata una diffusa presenza dell'insetto, i proprietari o gli esercenti delle attività interessate dovranno provvedere immediatamente a propria cura all'effettuazione di interventi di disinfestazione mediante affidamento a ditte specializzate.

venerdì 3 agosto 2018

ADRIA:IL COMITATO IN DIFESA DELL'OSPEDALE INTERVIENE IN MERITO ALL'OPERATO DI COMPOSTELLA



Abbiamo accolto con stupore l'esito favorevole della votazione della Conferenza dei sindaci sull'operato del suddetto Direttore generale e, su questo voto, continuiamo ad accampare numerosi dubbi. Il sindaco Omar Barbierato ha voluto sottolineare che Adria ha espresso una valutazione insufficiente, il minimo possibile. Abbiamo accolto la notizia con soddisfazione (anche se riteniamo che astenersi dal votare un Direttore che ha così compromesso il suo rapporto con Adria, sarebbe stato un segnale più forte e diverso da quello già espresso in precedenza dall'ex sindaco Massimo Barbujani). Gli abbiamo, perciò, chiesto di pubblicare il verbale della Conferenza, per consentire ai cittadini del Polesine di valutare l'operato dei loro sindaci. Purtroppo, stante a quanto ci ha fatto sapere Barbierato, il predetto verbale, per la delicatezza dei temi trattati, sarà pubblicato senza riportare né discussione, né i singoli voti, ma solo il risultato finale.
Noi, a questo punto, ci chiediamo a cosa sia dovuta questa delicatezza di argomenti, che porta a secretare questo documento. Ci saranno, forse, degli interessi nazionali vitali e da non compromettere? O, magari, sarà il pudore dei partecipanti? O la modestia del dr. Compostella? O, più semplicemente, se fosse confermato quanto dettoci da Barbierato, un po' di sana vergogna?

ADRIA:5 AGOSTO ORE 21.30.ENNIO MARCHETTO ALLA CASA DELLE ASSOCIAZIONI

domenica 5/08/2018 h 21.30 Adria (Ro),
Casa delle Associazioni
IL FANTASMAGORICO ENNIO MARCHETTO
INGRESSO EURO 5.00

mercoledì 1 agosto 2018

ADRIA:SANITA', NACCARI"PUNTI NASCITA, PSSR E ..."



Il giallo estivo sulla chiusura di alcuni punti nascita in Veneto, tra cui quello di Adria, che sembra volgere al termine, merita, sicuramente, una breve considerazione e, comunque la si pensi, ha avuto almeno un risultato positivo.
Continuiamo a pensare che la chiusura dei punti nascita non veda, come unico protagonista negativo, il Comitato Percorso Nascita nazionale (CPNn). Siamo, anzi, ancora più convinti che, nei decreti emanati dal ministero competente nel periodo del ministro Lorenzin, non ci sia quella perentorietà che è stata paventata da più parti e non possiamo non tener conto, nella nostra valutazione, del fatto che il protocollo metodologico che regola le richieste di deroga a un'eventuale chiusura di alcune strutture, preveda un rilevantissimo ruolo della Regione (o, comunque, di altra P.A.) nella formulazione di tale istanza. Emerge, così, la curiosità, tutta legittima, di sapere che elementi la regione Veneto ha fornito al CPNn, per la successiva recente valutazione (dal noto esito infausto), in termini di standard operativi, tecnologia di sicurezza, descrizione della rete di punti nascita e bacino di utenza attuale e potenziale. E, soprattutto, considerato che, da quando il dr. Enrico di Mambro ha lasciato l'UOC Ostetricia - Ginecologia di Adria per assumere l'incarico di direttore (primario) della corrispondente UOC di Rovigo, il nostro ospedale è privo di tale figura, ci piacerebbe sapere quale "professionista con adeguata competenza ed esperienza" sia stato indicato dalla Regione quale responsabile del "punto nascita in deroga".
In ogni caso, le trasferte romane e veneziane, che qualcuno, privo di capacità di analisi politica, ha voluto banalizzare, ribatezzandole " gite", hanno portato a casa una sinergia tra comuni del Delta che auspichiamo, nel breve termine, possa estendersi a tutte le amministrazioni polesane. Non è un risultato da poco, tenuto conto che nei nostri sporadici incontri con i primi cittadini, strenuamente ricercati e concessi col contagocce, non abbiamo visto emergere, tranne che in un rarissimo caso, né la volontà di ascoltare chi si era fatto carico di necessità impellenti e indispensabili per il territorio, né la determinazione a fare squadra. Se qualcosa, al di là degli annunci, è cambiato, Domenico Mantoan permettendo, meglio così.

Chiudendo, per ora, con questo aspetto peculiare, riteniamo opportuno un esame di quali siano le criticità più considerevoli della sanità regionale, in parte derivanti da quella nazionale, alla luce del Piano socio sanitario regionale (PSSR) in itinere.

Al di là delle avveniristiche procedure per incamerare fondi individuate dalla Regione, sulla cui bontà,  soprattutto nel passaggio dalla quota sanitaria al budget per le cosiddette case di riposo, continuiamo ad avere forti dubbi, è evidente che le politiche sanitarie nazionali hanno visto un incremento risibile delle "risorse indistinte" (cioè, non sottoposte a condizioni) e un coerente e rimarchevole aumento delle "risorse vincolate", in particolare nell'area farmaceutica (cosa, quest'ultima, che incide pesantemente sulla governance delle politiche e della spesa del farmaco, che ha come conseguenze l'inevitabile sfondamento di ogni previsione di spesa e l'aumento delle quote a carico dei cittadini). Continua a ricadere negativamente sul servizio sanitario regionale (SSR) e, dunque, sui cittadini, la carenza di medici e di personale infermieristico. Carenza che, in particolare per gli specialisti, è legata a una valutazione della potenzialità formativa e a criteri di programmazione, gestione e valutazione delle attività formative, quantomeno, obsoleti. Ciò comporta un gap, tra contratti di formazione specialistica e fabbisogno espresso dalle Regioni, di circa il 28%. Né, in quanto a salute (è proprio il caso di dirlo), stanno meglio gli investimenti, carenti sia dal punto di vista infrastrutturale, sia tecnologico.

Cosa ci aspettiamo, allora, da un PSSR efficace? Sicuramente un'attenzione, meno di facciata e più concreta, a questi temi e a quelli del rilancio della medicina generale e delle cure primarie e delle autonomie differenziate in materia di tutela della salute, nonché un'azione più incisiva per spingere verso la riforma delle Agenzie Nazionali (AIFA e AGENAS) e dell'Istituto Superiore di Sanità.

In particolare, poi, vorremmo davvero che ci si spingesse verso l'autonomia di programmazione e organizzativa della Regione, puntando anche su una maggiore autonomia nell'impiego delle risorse, rafforzando gli strumenti e gli indicatori di verifica dei LEA e dei LEAS, correlando le risorse per il fondo sanitario nazionale con l'andamento del PIL. Così come vorremmo vedere una richiesta di rivalutazione delle potenzialità formative, con la definitiva abolizione del numero chiuso nelle facoltà di medicina. E auspichiamo, altresì, l'impegno delle istituzioni regionali per la revisione dei contenuti formativi e degli attuali profili professionali. E vorremmo programmi di investimenti in grado di intervenire in modo positivo sia nella definizione degli obiettivi strategici, sia degli strumenti amministrativi, affinché si attenuino anche gli effetti delle fluttuazioni economiche nazionali. E riteniamo non sia fantascientifico pretendere la ridefinizione della governance delle politiche e della spesa farmacologica, incrementando le misure di trasparenza per il budget, il calcolo del playback e la concorrenza sui prezzi.

Se a tutto questo si potessero unire la certezza di una più omogenea ridistribuzione territoriale delle Aziende ULSS e un forte ridimensionamento del privato convenzionato, a vantaggio del pubblico, il PSSR in discussione avrebbe un significato e, magari, non dovremmo neppure sottolineare ogni volta le peculiari criticità di questo nostro amatissimo Polesine. In caso contrario, tutto risulterà un mero esercizio di stile, perfetto nella forma, ma sterile, se non pernicioso, per la nostra salute

ADRIA:CSA ADRIA, BARTELLE (M5S)"L'AMMINISTRAZIONE SI ATTIVI CON ATTI PER AIUTARE IL PERSONALE DEL CSA

Venezia:Csa Adria,Bartelle (M5S)”L’amministrazione per aiutare  il personale del Csa, si attivi con atti”


“Assomiglia sempre più ad una telenovela la cronaca relativa al Csa di Adria. Se non si trattasse di una faccenda terribilmente seria per le conseguenze negative sulla qualità dell'assistenza agli ospiti e per le difficili condizioni in cui devono lavorare i dipendenti, la lettura dei giornali potrebbe essere motivo di facile ironia”.Sono le parole preoccupate della consigliera regionale  penta stellata Patrizia Bartelle  che fa il punto della situazione
“ Ancora una protesta delle organizzazioni sindacali e degli operatori, per gli inaccettabili tagli alle sostituzioni estive e per il conseguente aumento dei carichi di lavoro”.Si tratta dell'ennesimo stato di agitazione presso la struttura, che riceve la solidarietà del Sindaco neo eletto e finanche di un Consigliere d'Amministrazione dello stesso Csa”.
” E qui casca l'asino-incalza la Bartelle- Perché se Sindacati e Lavoratori non hanno altri mezzi se non la protesta e lo sciopero per far valere le proprie ragioni, ben altri sono i compiti degli amministratori pubblici”. “Gli amministratori pubblici "parlano" per atti, esprimono le loro scelte e le loro decisioni per Decreti sindacali, Delibere di Giunta, Delibere di Consiglio. Assumere provvedimenti amministrativi e' il loro dovere ed e' anche il compito che i cittadini hanno loro affidato”. “Queste sono le azioni che deve intraprendere la nuova amministrazione comunale-ribadisce Bartelle che conclude. “Esprimere una vaga solidarietà e invocare una inconcludente unita' e' solo un modo di nascondere la mancata soluzione dei problemi”.