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mercoledì 27 settembre 2017

LA 51ESIMA COLLETTIVA DI FOTOGRAFIA IN SALA CORDELLA È VISITABILE FINO A VENERDÌ 29 SETTEMBRE

È stata inaugurata sabato scorso, alla sala Cordella di Adria, la 51^ Collettiva di Fotografia dei soci del Foto Club Adria. La mostra si compone di 84 stampe in parte a colori ed in parte in bianco e nero, segno che l'astrazione in fotografia è ancora viva. Le foto spaziano dal ritratto alla foto di viaggio, dal paesaggio alla foto di denuncia, dalle foto di strada a quelle di architettura. All'inaugurazione il presidente del club Gianfranco Cordella ha ricordato le principali attività svolte in questi nove mesi: incontri con fotografi noti a livello nazionale e regionale, mostre personali ad Adria e nel Veneto, corsi di fotografia, il raduno fotografico nel Delta giunto alla nona edizione, le serate dedicate ai soci, la ripresa degli spettacoli della rassegna teatrale ad Adria.
Presenti all'inaugurazione il presidente della Pro Loco di Adria Letizia Guerra ed il delegato della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche per la provincia di Rovigo, Gottardo Corazza. Questi i soci che espongono: Anna Baldo, Bruno Grotto, Caterino Bellato, Cristiana Corazza, Cristiano Baruffaldi, Diego Gardina, Donata Previato, Enzo Ghisellini, Fabio Bello, Germano Benizzi, Giancarlo Avanzo, Gianfranco Cordella, Giovanna Corazza, Giuliano Giribuola, Gottardo Corazza, Ildo Biolcati, Livio Boscolo, Luca Zonari Canè, Luigino Rosa, Maria Burgato, Maria Grazia Turella, Marzia Benatelli, Massimo Zago, Michele Stoppa, Gastone Dissette, Sante Crepaldi, Simone Chieregato, Simone Frazzon. La mostra è visitabile sino a venerdì 29 settembre, con orario 18-20.

martedì 12 settembre 2017

INCONTRO DEL PD PER LA VARIANTE ALLA ROMEA CHE INTERESSA ADRIA E CAVARZERE

Interessante incontro pubblico, almeno per i cittadini di Adria e Cavarzere, organizzato ieri dal circolo PD di Adria nella sala delle associazioni di via Dante, riguardo lo spinoso problema della variante alla strada Romea comunemente detta Codevigo-Codigoro, con particolare attenzione al tratto Cavarzere-Adria. Di fronte a più di un centinaio di persone, con folta rappresentanza di cittadini di Cavarzere, l’incontro è stato introdotto dai segretari comunale e provinciale del PD e con la partecipazione del sindaco di Adria Massimo Barbuiani, dell’onorevole Diego Crivellari membro della commissione Infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni della Camera dei Deputati e dell’onorevole Umberto Del Basso De Caro sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, Trasporti e Telecomunicazioni. Dopo che il sindaco Barbuiani ha denunciato il rischio di isolamento totale del territorio di Adria e di conseguenza anche di Cavarzere a livello di infrastrutture, è stato il turno dei due onorevoli: entrambi hanno illustrato la situazione, ciascuno per le proprie competenze, inquadrando il problema della variante suddetta nella più complessa gestione alternativa alla Romea, sempre più congestionata e sovraccaricata dal traffico pesante e da quello automobilistico, che danneggia entrate ed uscite da Chioggia ed isola sempre più Adria e Cavarzere.
Secondo il sottosegretario, la cosiddetta variante può rientrare nella seconda tratta della Orte-Mestre: qualcosa si muove per la Ravenna-Mestre poiché sarebbe previsto un costo di 235.85 milioni di euro, di cui 83.80 milioni a carico dello Stato, già approvati dal CIPE. Nel totale, i km previsti per la variante sarebbero 58 (11,7 per il tratto Cavarzere-Adria), la procedura prevederebbe a tempi brevi l’interessamento ed adesione dei sei Comuni interessati, più uno studio preliminare completo di validità e fattibilità tecnico-economica. Secondo il sottosegretario De Caro, le condizioni ci sarebbero e l’esecuzione avrebbe tempi «non lunghi», però lo Stato e l'Anas sono in attesa della formalizzazione della richiesta da parte dei Comuni interessati. In chiusura ci sono stati diversi interventi, specialmente di cittadini cavarzerani che hanno lamentato la scarsa informazione nonché i timori per l’impatto ambientale e per l’aumento del traffico pesante nel centro cittadino, se dovessero essere usate parte delle strutture esistenti da via Mazzini a Ca' Labia. Gli onorevoli hanno ribadito che non essendo ancora partita la discussione a livello comunale -e la successiva conferenza dei servizi con gli altri Comuni interessati- i problemi potranno essere valutati e risolti prima di passare alla fase di progettazione e di formalizzazione della richiesta al Ministero delle Infrastrutture ed all’Anas. Intanto domani alle 16, nella sala consiliare del Comune di Chioggia, è prevista una seduta di commissione che discuterà anche la variante suggerita dal locale comitato Romea.