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sabato 28 agosto 2021

DEPREDATO L’EX OSPEDALE PSICHIATRICO: LA POLIZIA DI STATO LI COGLIE SUL FATTO

La Polizia di Stato di Rovigo, costantemente impegnata contro i crimini di natura predatoria in danno di strutture pubbliche e private, nel pomeriggio del 26 agosto u.s. ha colto nella flagranza due soggetti che stavano asportando una notevole quantità di termosifoni in ghisa dall’area dell’ex-Ospedale Psichiatrico di Rovigo, sedente in via Chiarugi. L’azione criminale è stata troncata al culmine di un laborioso lavoro, durato presumibilmente alcune settimane, per lo smontaggio, da alcuni padiglioni, dei termosifoni di ghisa che avrebbero portato ad un discreto guadagno se immessi nelle filiere del riciclaggio di metalli. Con la collaborazione della Direzione dell’Azienda Sanitaria ULSS n.5, proprietaria dell’area, è stato, quindi, possibile un immediato intervento sul posto da parte degli uomini della Squadra Mobile, che hanno così interrotto l’azione criminosa che risulta estremamente deprecabile; è stata infatti violata un’area, che dal 2008 è protetta dai vincoli architettonici con provvedimento della Soprintendenza dei Beni Culturali di Verona. Risulterà, infatti, impossibile il ripristino dei luoghi in quanto durante le procedure di asporto, effettuate con un autocarro munito di un “ragno meccanico” sono stati dilaniati parecchi radiatori. Messe subito a disposizione le risultanze investigative alla dottoressa Maria Giulia Rizzo, P.M. della locale Procura della Repubblica, si cercherà di approfondire altre eventuali responsabilità. I due soggetti colti in flagranza, entrambi residenti in provincia, sono stati deferiti per il reato di ricettazione.



 

domenica 15 agosto 2021

Adria:Sindaco Barbierato “E’ Attivo in città, il piano per l’emergenza caldo a tutela e sollievo della popolazione anziana. Sempre attivo il numero Comunale 388 098 3276”

"É attivo in città il piano di intervento per l’emergenza caldo a tutela e sollievo della popolazione anziana". A darne notizia il Sindaco Barbierato che sottolinea l’importanza della programmazione attivata anche da Regione e Ulss 5 Polesana per affrontare le situazioni di emergenza
"Nella nostra città, le situazioni emergenziali possono essere gestite con le risorse del territorio prevedendo che nei pomeriggi, dalle ore 14.00 alle ore 18.30, vengano messe a disposizione degli anziani alcune sale climatizzate al Centro Diurno gestito dall’Associazione Cada; in caso di necessità verranno garantite aperture straordinarie della struttura grazie al supporto della Protezione Civile (il numero della reperibilità è il seguente: 345 0606170)" Informa il Consigliere Comunale con delega alla Protezione Civile Enrico Bonato. Per le situazioni di emergenza caldo che rendono impossibile la gestione del soggetto a domicilio, le fasi operative dell’emergenza sono, invece, le seguenti: Il Distretto socio sanitario dell’Azienda Ulss 5 Polesana Distretto n. 2 di Adria, nei soli casi di persone fragili, totalmente prive di rete familiare e che non abbiano una condizione socio economica ed abitativa tali da poter essere assistite a domicilio, in caso di emergenza caldo, nel momento in cui lo stato di salute dell’interessato permetta la dimissione dalla struttura ospedaliera, dovrà comunicare tramite Pec all’indirizzo del Comune: protocollo.comune.adria.ro@pecveneto.it i dati anagrafici della persona interessata, ed in quale struttura residenziale è stata stabilita l’accoglienza per far fronte allo stato di emergenza caldo; Il primo giorno lavorativo utile, gli Uffici dei Servizi sociali del Comune di Adria prenderanno in carico la comunicazione pervenuta, gestendo le eventuali pratiche burocratiche da attivare, il coordinamento con i Servizi sociali dell’Azienda Ulss 5 Polesana distretto n. 2 di Adria e con la struttura coinvolta nell’accoglienza del soggetto interessato. "A tutta la popolazione - conclude il Consigliere Bonato- si raccomanda di idratarsi regolarmente, di evitare di uscire nelle ore più calde della giornata e di segnalare direttamente al Comune o al numero 388 098 3276 eventuali situazioni che necessitano di struttura climatizzata per anziani". Per facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità nel territorio Veneto, la regione ha attivato il seguente numero verde 800 535535

sabato 14 agosto 2021

Adria: viabilità, Sindaco Barbierato “presentato un progetto per realizzare una rotatoria in via Chieppara”

“Abbiamo partecipato ad un nuovo bando regionale, per ottenere dei finanziamenti pubblici, per migliorare la rete viaria Comunale che collega siti a valenza paesaggistico-naturalistica, di interesse storico-artistico, religioso e di valenza turistica. Un bando che se andrà in porto, ci permetterà di realizzare una rotatoria in via Chieppara”. Ad annunciarlo il Sindaco Omar Barbierato
“Si tratterebbe- spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Terrentin- di trasformare in rotatoria, l’incrocio dove confluiscono via Chieppara con Viale Giuseppe Cordella e via Francesco-Nisotti.Un cambiamento che agevolerebbe l’accessibilità verso il museo Archeologico Nazionale, l’argine del Canalbianco, dove si snodano i percorsi ciclopedonali di forte valenza turistica, la nuova area sosta camper e il centro storico”. “Un intervento che consente di migliorare la viabilità del quartiere risolvendo le problematiche legate all'elevato numero di strade che confluiscono nell'incrocio ed alle caratteristiche dello stesso. La situazione attuale crea situazioni di incertezza a veicoli, ciclisti e pedoni. Un’opera pubblica quindi, che metterebbe in sicurezza stradale sia il traffico veicolare e soprattutto quello ciclopedonale con percorsi protetti”-spiega il consigliere con delega alla mobilità Enrico Bonato che aggiunge “la rotatoria servirà anche a far ridurre la velocità sul tratto stradale, dal ponte Chieppara fino al semaforo, rendendolo più sicuro “ Tra i requisiti per partecipare al bando regionale, la presentazione del progetto di fattibilità tecnica economica per il miglioramento della mobilità viaria e un cofinanziamento da parte del Comune di Adria per un’opera che in fase di adesione al bando,

sabato 7 agosto 2021

Adria: Assessori Stoppa e Micheletti “le buone pratiche quotidiane servono a ridurre la presenza dei piccioni”

Prosegue il monitoraggio dei colombi di città nel territorio urbano del Comune di Adria.Uno studio partito in seguito alle segnalazioni della cittadinanza circa i danni e disagi causati dalla presenza dei volatili in ambito urbano e le criticità legate a motivi sanitari nella convivenza uomo/animale e sulle conseguenze delle concentrazioni di guano sul patrimonio storico-artistico Un piano di monitoraggio triennale inserito tra gli obiettivi strategici del Dup (Documento Unico di Programmazione) dell’amministrazione civica Barbierato che dopo il censimento invernale ha effettuato un’altra azione di monitoraggio a giugno Effettuato con il metodo del Distance Sempling, il censimento ha consentito un confronto con i risultati ottenuti dai conteggi invernali che mostrano una differenza sostanziale relativa alla dimensione e distribuzione della popolazione. Mentre d’inverno i piccioni si raggruppano in grandi cluster all’interno del centro urbano in cerca delle scarse risorse alimentari disponibili, durante la stagione calda invece, i colombi di città si disperdono nel territorio in cerca di siti di nidificazione idonei e di approvvigionamento alimentare negli ambiti agricoli limitrofi. A dimostrarlo i 483 individui registrati per chilometro quadrato a giugno, la metà rispetto alla campagna invernale che aveva prodotto una stima di densità pari a 992 piccioni per chilometro quadrato durante il primo censimento. Un risultato che va ad aggiornare il piano comunale sul monitoraggio dei colombi, dal quale emerge ancora una volta la presenza oltre i limiti di soglia di piccioni nel centro storico. Un dato imputabile, secondo la ditta veneziana Laguna Project esecutrice del monitoraggio, alla presenza di numerosi posatoi disponibili presso le aree di alimentazione (tetti e cornicioni del centro) e che i siti di nidificazione per molti volatili sono i ponti e i casolari abbandonati. “Sono importanti le buone pratiche che portano alla riduzione delle presenze dei piccioni –spiegano gli assessori all’ambiente e al decoro urbano, Matteo Stoppa e Andrea Micheletti-- sia con l’incremento e il ripristino dei dispositivi di dissuasione nelle aree di nidificazione e sia per la diminuzione della disponibilità del cibo. Una fattore, quest’ultimo, che può essere ridotto intervenendo sulla gestione della raccolta dei rifiuti, sulle buone pratiche quotidiane adottate dai gestori di attività di ristorazione e i cittadini ad evitare di depositare cibo per i piccioni, come previsto dal nuovo regolamento comunale sul decoro urbano (pena una sanzione che varia dai 50 ai 150 euro).Buone pratiche in linea con i metodi ecologici riportati nel piano di controllo del colombo di città stilato dalla regione Veneto-evidenziano gli amministratori- Un Piano di contenimento che argomenta la sterilizzazione dei piccioni, come una misura accessoria e non prioritaria”.