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giovedì 30 maggio 2019

Adria:maltempo, sindaco Barbierato”chiesto lo stato di calamità naturale per far fronte all’emergenza del maltempo”


Adria:maltempo, sindaco Barbierato”chiesto lo stato di  calamità naturale per far fronte all’emergenza del maltempo”


 “Bottrighe, Bellombra e Valliera sono state le tre frazioni più colpite dal maltempo di questi giorni”. Sono le parole del sindaco Omar Barbierato che proprio oggi ha  chiesto lo stato di  calamità naturale per far fronte all’emergenza del maltempo.
“Dati ufficiali non ce ne sono ancora -prosegue il primo cittadino- ma si parla di oltre 80mm in poche tempo. Settanta gli interventi effettuati dai vigili del fuoco e dai volontari della protezione civile nella sola frazione di Bottrighe, dove ci sono stati i danni maggiori. Interventi per i quali ho chiesto il supporto dei gruppi di protezione civile di Rosolina e Porto Viro, che sono intervenuti a supporto dei vigili del fuoco. Le operazioni hanno avuto inizio alle ore 19 per terminare alle tre del mattino. A interagire nelle varie operazioni di emergenza del COC anche Acque venete,  prefettura e personale del  consorzio di bonifica. In prima linea anche assessori, consiglieri di maggioranza e opposizione presenti nelle varie località, per aiutare i cittadini e coordinare gli interventi   per la messa in sicurezza delle aree colpite dalla bomba d’acqua”.Nelle prossime ore e giorni saranno eseguiti i sopralluoghi nelle varie zone colpite dalla bomba d’acqua, per quantificare gli ingenti danni.
”Dispiace che di fronte ad una tale emergenza, qualcuno abbia sollevato inutili polemiche. E’ giunto il momento di collaborare per il bene dei nostri cittadini”-conclude il primo cittadino

martedì 28 maggio 2019

Adria:Tempi e ritmi tira le somme della rassegna teatrale adriese

 L'ASSOCIAZIONE TEMPI E RITMI TIRA LE SOMME DELLA STAGIONE 2019 DEL TEATRO DI ADRIA




La stagione 2019 del Teatro comunale di Adria, affidata per la prima volta alla programmazione ed al coordinamento organizzativo dell’Associazione Tempi e Ritmi di Padova, aggiudicataria (a fine gennaio scorso) del relativo bando, si è conclusa la scorsa settimana con l’ultimo spettacolo, “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello. 


Terminati gli undici appuntamenti in programma, si può pertanto esporre un riepilogo finale, sul piano dei numeri, dei contenuti e degli aspetti organizzativi della stagione, dal punto di vista di chi ha organizzato e realizzato, per conto del Comune di Adria, con soddisfazione, l'intera manifestazione.

Innanzitutto va detto che si sono registrate 4255 presenze in sala, con una media di quasi 400 presenze a spettacolo (387, per l’esattezza, ogni sera).

Questo il podio dei primi tre titoli per presenze: Marco e Pippo (sold-out dei posti disponibili messi in vendita) 755, Balletto ucraino 490, Creedence Clearwater Revived 430.

La media risulta la medesima anche considerando i soli nove spettacoli in abbonamento.

Pertanto ogni sera, in media, 180 spettatori si sono aggiunti agli abbonati (206). 

Il dato è più che positivo, anche considerati i tempi ristretti in cui è stata organizzata e realizzata la rassegna, raffrontato con il dato dell'anno scorso, quando ad ogni spettacolo hanno presenziato in media 170 persone oltre agli abbonati.


Quest'anno sono stati sottoscritti (in una sola settimana di campagna) 206 abbonamenti, pur senza che gli organizzatori abbiano potuto contare sui dati (nomi e recapiti) degli abbonati della stagione precedente, poiché l’agenzia regionale affidataria nelle edizioni passate dell'organizzazione ha ritenuto -invocando la nuova legislazione sui dati personali- di non poterli trasmettere al Comune (in realtà  effettivo titolare della rassegna): la questione giuridica nel frattempo non ha ancora visto un confronto ufficiale sul punto (resterà al prossimo aggiudicatario la patata bollente?).


E' stata così interrotta, a danno -evidentemente- dell'attuale organizzatore, ma anche e soprattutto degli appassionati, una prassi consolidata, su cui si è sempre fatto affidamento, che vedeva gli abbonati dell’anno precedente essere contattati per tempo, con una lettera recapitata a casa, a firma del Sindaco, il quale invitava alla nuova stagione, presentandone gli appuntamenti.


Se l’anno scorso (come abbiamo ricavato dalle dichiarazioni rilasciate a metà marzo, peraltro dopo soli tre spettacoli, da un’illustre esponente della minoranza, in cui, inoltre, con giudizio tranchant, veniva classificata come di bassa qualità la rassegna in corso) gli abbonati furono 330, e la media dei presenti riferita fu di 500, ecco che la media dei presenti che si aggiungevano agli abbonati era di 170 persone, come sopra riferito. 

Nel raffrontare i dati degli abbonamenti, ed il gap registrato quest’anno, va invece sempre considerato, oltre al fatto che nel 2018 gli spettacoli furono solo cinque e quest’anno nove, che il costo dell’abbonamento l’anno scorso era di  € 30/€ 80, mentre quest’anno € 60/ € 100, e, soprattutto, che la durata della campagna abbonamenti era stata di durata cospicua e in periodo idoneo.

Va tenuta in considerazione, inoltre, la compressione inevitabile degli appuntamenti (uno a settimana) per riuscire ad inserirli in meno di tre mesi di calendario (in cui, tra l’altro, ricomprese le vacanze pasquali ed i ponti primaverili) oltre al fatto che non pochi dei vecchi abbonati, e molti altri interessati, prima di gennaio abbiano deciso di abbonarsi in teatri di altre città o paesi vicini, essendosi diffusi in Adria dubbi (infondati, come poi si è visto) sulla effettiva realizzazione della stagione al Teatro Comunale.

Ma non è solo di numeri che si deve parlare, a commento dell’iniziativa. 


L'Associazione ritiene di poter ora rivendicare la qualità degli spettacoli proposti, il cui livello, nel complesso, è stato più che buono (come testimoniato anche da buona parte delle risposte date dagli abbonati al sondaggio proposto in teatro, l'ultima sera).  


Oltretutto si è trattato di spettacoli al di fuori del "giro consueto", quello per cui spesso -nella medesima stagione- si sono visti  rappresentare gli stessi titoli in più teatri della medesima provincia o nello stesso raggio d'azione: quest’anno ad Adria sono giunti artisti che non si erano mai visti (in primis Bergonzoni, ma anche Paolo Cevoli, se non gli stessi Marco e Pippo) o sono stati riproposti generi che mancavano da tempo, come il rock internazionale (Creedence Clearwater Revived) o, ancora, è tornato un balletto di carattere internazionale, con gli ètoiles ucraini del Gran Galà della danza.


Oggi, a stagione conclusa, si può anche esporre una replica compiuta all'argomentazione (contenuta nelle già citate dichiarazioni) indicata come motivo del preteso mancato successo della stagione, e cioè il fatto di aver proposto un programma con “comici televisivi” con  “testi senza spessore” e “battute con soli doppi sensi”.

In realtà è stato di spessore il contenuto degli spettacoli di "teatro comico" realizzati (da distinguere dal "cabaret", categoria che peraltro si coglie essere stata usata in modo svilente, in tale contesto critico) in cui gli spettatori sono stati portati a riflettere e ad approfondire temi seri, pur in un contesto di divertimento. Si farebbe un torto, se non alla direzione artistica, quantomeno al pubblico intervenuto con alto gradimento, se non si ricordasse (oltre al fatto che si è trattato di aver inserito il Teatro comunale di Adria in tournée che arrivano in teatri nazionali di prestigio) il contenuto di rilievo assolutamente culturale degli spettacoli di Paolo Cevoli (che nella serata inaugurale ha tenuto una vera e propria lezione sull'Antico Testamento della Bibbia), di Paolo Migone (che ha rivelato particolarità gustose e curiose delle vite di celebri compositori quali Mozart, Vivaldi, Beethoven...), di Alessandro Bergonzoni (che definire solo un "comico" sarebbe uno sgarbo non solo all'artista, ma anche allo spessore degli argomenti che egli tratta, dentro al perimetro della sua "folle" iperbole linguistica, nell’attenzione agli ultimi ed a chi ha subito torti ed ingiustizie).  E poi ricordiamo come il sold-out della stagione  sia stato registrato (già due mesi prima dello spettacolo) da "Marco e Pippo", protagonisti del nuovo teatro comico e frizzante del nostro territorio, oltre che, ormai, fenomeno mediatico. Evidentemente sono state appagate le aspettative del pubblico.  


Alla fin fine, di serate di "cabaret" nel senso tradizionale del termine (leggasi spettacoli /monologhi con battute di stand-up comedians) ne sono state programmate solo due (Gigi e Andrea e Rido Veneto) ed entrambe inserite proprio nel primo mese di programmazione, alla luce delle date disponibili di tutti gli artisti coinvolti nella rassegna e delle date in cui vi era effettiva disponibilità del teatro.

Quanto al pubblico delle famiglie e dei più giovani, anche se quest’anno per la ristrettezza dei tempi della programmazione non è stato destinatario di orari specifici, è stato comunque presente in buon numero al comunale: basti pensare alle eterogenea conformazione  della platea nel grande ritorno del rock, con i Creedence Clearwater Revived, che sarà da tenere a futura memoria;  ai giovanissimi presenti con la propria famiglia a vedere Marco e Pippo, o anche Carlo e Giorgio; e soprattutto ai tanti giovani allievi delle scuole di danza, presenti  al “Gran Galà”.

La conclusione della rassegna consente altresì all’Associazione di evidenziare come il proprio progetto sia stato oggetto di costante  attenzione e collaborazione da parte degli operatori dei media locali (quotidiani, siti, blog e radio) che qui intende ringraziare sinceramente.

Con un però.

Purtroppo, prima e nel corso della stagione, una specifica testata online si è segnalata ai nostri occhi per il tenore dei commenti o comunque l'uso di determinati termini nei propri articoli da cui, a nostro avviso, traspariva una aprioristica presa di posizione in senso avverso alla rassegna.

Si pensi al sommario dell’articolo con cui è stata data la notizia dell’esito della gara di aggiudicazione: “vince la proposta commerciale e non prettamente culturale” con cui, in realtà, gridando anche allo "scandalo" per una mancata valutazione qualitativa, è stata fatta propria l’opinione dell’agenzia sconfitta nella gara stessa;  

o quando, con il titolo “ultime ore per acquistare gli abbonamenti della stagione di cabaret”, ha evidentemente inteso confermare la propria posizione avversa alla stagione teatrale entrante, dandole quella definizione in realtà non pertinente e palesemente svilente


o, ancora, quando dopo il quarto spettacolo, in un articolo intitolato flop (annunciato)” (…) “desolazione e tristezza in platea” ha portato a raffronto il dato in crescita dei primi 45 giorni dell'anno delle altre città del Veneto, con le dichiarazioni del “presidente di Arteven, l’agenzia regionale che circuita spettacoli” (ovvero il soggetto non aggiudicatario del bando in questione, ovvero chi non aveva fornito i dati degli abbonati della stagione precedente, ovvero chi che per mezzo delle parole del proprio vicedirettore, dopo l’esito della gara, aveva dichiarato su tale sito: "Ha vinto la proposta commerciale. Quella con i comici della tv o di comici locali. La proposta di qualità, fatta dall’associazione regionale  non è stata misurata (...) Ma fare teatro per i Comuni dovrebbe avere un valore culturale”;  il che, peraltro, stride con il fatto che qualche artista presente nel programma proposto da Tempi e Ritmi  sia stato contattato, in vista della partecipazione alla seconda gara, proprio dall'agenzia regionale);


o, ancora, quando, a fine marzo, il comunicato stampa con la notizia dell’imminente “sold-out” per Marco e Pippo (notizia di grande rilievo, essendo vicino il tutto esaurito ben due mesi prima dello spettacolo, inviato anche per fugare con dati concreti un’errata opinione che, anche grazie ai precedenti articoli, si poteva diffondere sull'andamento della stagione) è stato invece preso come spunto per formulare un invito a dirottare l’incasso di tale spettacolo “per finanziare spettacoli più deboli dal punto di vista del botteghino, ma di valenza culturale elevata (leggasi lirica, teatro ragazzi, spettacoli ad alto contenuto sociale)”.  

Non abbiamo ancora compreso come l’Associazione Tempi e Ritmi -evidentemente ritenuta bisognosa di una sorta di “redenzione culturale”- avrebbe dovuto darvi seguito, cioè se aggiungendo altri appuntamenti alla rassegna, notoriamente già da tempo però definita e completata (oltretutto con il rischio di avere pochi spettatori, e quindi di ricevere poi nuove critiche per il basso numero di presenti…) o se dirottando le risorse sulla prossima stagione (ma, in tale momento, non era detto, nè lo è tuttora, che la scrivente ne sarà l’organizzatore). 

Fatto sta che, parafrasando le parole di Oscar Wilde, a suo tempo l'Associazione in una nota commentò: “ci limitiamo a dire: se ne parli bene, o se ne parli male, purchè se ne parli”

In verità, negli oltre vent’anni di attività in Italia e all'estero, quando sono state mosse critiche alle sue iniziative, Tempi e Ritmi le ha sempre accettate, in particolare quelle costruttive.  Difficile, però, accettare e ritenere giustificate quelle scritte su un organo di informazione come il sito di cui sopra, se il direttore responsabile (come abbiamo appreso cammin facendo) siede nel consiglio di amministrazione proprio dell’agenzia che non si è aggiudicata il bando in questione: difficile pensare si sia trattato di una semplice coincidenza...

Tra i fattori positivi della rassegna, invece, sono da ricordare le novità organizzative portate quest’anno ed apprezzate dagli appassionati:


- la collaborazione con la Pro Loco, non più entità esterna al programma del Teatro Comunale, ma co-protagonista, con la prevendita quotidiana dei biglietti, da fine febbraio, per tutti gli spettacoli, che ha consentito al pubblico di diluire gli acquisti nel tempo ed avere un punto di acquisto stabile in città che prima, incredibilmente, non c’era;


- il botteghino in teatro allestito con due terminali e due schermi per la scelta del posto a sedere;


- la possibilità di acquistare abbonamenti e biglietti con bancomat/carta/POS;


- il numero telefonico per informazioni, disponibile praticamente sempre, e non solo in occasione di apertura biglietteria;


- la campagna pubblicitaria della stagione, diversificata anche graficamente da quella tradizionale e classica,  in adesione ad uno dei compiti affidati al soggetto aggiudicatario e la massiccia e capillare pubblicità dei singoli appuntamenti, con investimento sul territorio per la distribuzione non solo nel territorio del Delta e della provincia di Rovigo, ma anche a Chioggia, Piove di Sacco, Cavarzere, Emilia Romagna e nella stessa città di Ferrara;

- la presenza costante di informazioni su social, siti e quotidiani, che ringraziamo per la collaborazione.

Per concludere, va evidenziato come il Teatro comunale di Adria sia un teatro immenso, gigante, ed una macchina complessa, che dà onore, ma anche responsabilità, a chi è chiamato ad esserne parte attiva.

E come si respiri, in città, il fatto che tutti tengono al proprio Teatro comunale come ad un bene prezioso, guardando al  suo passato glorioso (“qui veniva X… qui sono venuto per vedere Y…”) e sperando in un presente / futuro radioso.

Ma (lo abbiamo provato sulla nostra pelle) è anche uno degli argomenti principali (o l’argomento principale) del dibattito, non solo politico, cittadino: il contenuto della stagione, a maggior ragione se proposta da chi "spariglia le carte" di consuetudini reiterate, è facile bersaglio di attacchi, anche gratuiti, indipendentemente da cosa effettivamente venga proposto e realizzato. 


Lo ha anche confermato qualche episodio antipatico, come ad esempio il dover prendere atto di qualche ”fuga di notizie” avvenuta in tempo reale per permettere a qualche esponente di rilievo -nei post sui social e nelle dichiarazioni alla stampa- di delegittimare ulteriormente la rassegna in corso (leggasi la pubblicazione di dati precisi relativi ai biglietti staccati, in occasione di uno dei primi spettacoli, frutto evidente della comunicazione da parte di taluno coinvolto operativamente nello svolgimento della serata).

Ma l’Associazione ha fatto buon viso anche a questo tipo di insidie.


Tempi e Ritmi, in ogni caso, ha ricevuto parole di sostegno e apprezzamento da molti spettatori e abbonati, anche considerando le "avversità" con cui è partita la macchina organizzativa.

Così ha fatto anche l'Amministrazione comunale di Adria, per mezzo del Sindaco Omar Barbierato, giovedì scorso, quando, prima dell’ultimo spettacolo in programma, ha portato il saluto dell’amministrazione stessa agli spettatori. 


Sulla scorta di questa esperienza l’Associazione ritiene auspicabile che il Comune stabilisca quanto prima i principi, le direttive e i contenuti per un bando che riguardi l’organizzazione della stagione 2019/2020 e, chiunque ne sarà l'aggiudicatario, ne preveda lo svolgimento con cadenze regolari, da fine ottobre a fine aprile, ove possibile, specialmente nei fine-settimana, dove sono sicuramente maggiori le potenzialità di pubblico.

Tempi e Ritmi, per voce del proprio presidente, Massimo Salasnich, ringrazia quindi i propri associati e collaboratori per l'impegno profuso, l'amministrazione comunale e gli uffici del comune per la collaborazione prestata, gli spettatori (abbonati in primis) per la partecipazione, gli altri soggetti coinvolti professionalmente nell’apertura del teatro per la condivisione responsabile dei ruoli, gli artisti per la disponibilità e le loro performances, i media per la collaborazione e l’attenzione a quanto è stato comunicato e realizzato.  "Last but not least", giunga il grazie  agli adriesi e alla città di Adria tutta: “ci siamo sentiti Adriesi un po' anche noi… Dapprima scrutati, e poi, alla fine, anche protetti, da quel “gigante buono” che abbiamo imparato essere il Teatro comunale del popolo, a cui abbiamo affidato, per molte settimane, le nostre energie e competenze”.

Adria:sindaco Barbierato “Investiremo in sicurezza”

Adria:sindaco Barbierato “Investiremo in sicurezza”


Sarà trattato nel consiglio comunale di mercoledì 29 Maggio il bilancio consuntivo 2018 che già registra l’ approvazione del revisore dei conti. Un bilancio che   tocca i 5milioni 171.867,84 euro, così suddivisi: 2milioni 841.477,06 parte accantonata(come fondi a tutela del comune), 212.476,32 quale parte destinata a investimenti e di 370.950,91 euro disponibili e 1milione 746.963,48 come parte  vincolata. In quest’ultima cifra sono compresi anche 410.515,22 euro   che saranno investiti nella sicurezza per i cittadini.
“Un tema, la sicurezza, che fa parte  delle nostre linee programmatiche e si costruisce con molti strumenti-spiega il primo cittadino Barbierato- la cultura, il decoro pubblico, il rispetto delle regole ed il controllo del territorio. Per questo come amministrazione proponiamo che una parte importante dell’avanzo di bilancio derivante dalle multe vada investita sulla sicurezza, come previsto per legge e come richiesto dai cittadini negli incontri pubblici”

“Doteremo il territorio comunale di strumenti di prevenzione e di indagine per le forze di polizia. L’ investimento di circa 70 mila euro, fatto in questo primo anno di amministrazione, è una misura che segue l’assunzione a tempo indeterminato di un agente di polizia locale, due a tempo determinato utili durante i mesi estivi, ed un accertatore delle soste che “liberi” gli agenti nel territorio. Un’azione indispensabile  per portare forze nuove ad un comando che purtroppo è stato svuotato in questi ultimi nove anni, e che è composto da molti agenti prossimi alla pensione, e dare loro il giusto supporto tecnologico”.
Nel dettaglio è previsto l’acquisto di nuove telecamere per la telesorveglianza per 3mila euro, una nuova postazione varco lettura targhe per 11.700 euro, un telelaser per 25 mila euro, un etilometro per 7.500 euro, prevista per 20mila euro, una postazione velox sulla SP45, che sarà posizionata all’altezza di “voltascirocco” a completamento di quella già esistente e per 3.200 euro due velobox da posizionare sulla strada regionale 516 Piovese Adria-Cavarzere.

Adria: L’amministrazione Barbierato e i componenti del CDA Mori e Visentini incontrano i famigliari degli ospiti del CSA

Adria: L’amministrazione Barbierato e i componenti del CDA Mori e Visentini incontrano i famigliari degli ospiti del CSA

Venerdì 31 maggio alle ore 18,00 presso la sala Cordella il sindaco Omar Barbierato e l’assessore Tosato Marco assieme ai consiglieri del CDA Simone Mori e Sabrina Visentini incontrano i familiari degli ospiti della Casa di riposo in un incontro pubblico aperto alla cittadinanza.
L’incontro si è reso necessario a seguito delle pressanti preoccupazioni esternate da diversi familiari e in alcuni casi dagli ospiti stessi, sui servizi erogati dalla struttura modificati in maniera unilaterale dalla direzione con l’avvallo della presidente Sandra Passadore sostenuta dai consiglieri del cda Lorenzo Bertaglia e Sandro Bisco che hanno scelto di porre a pagamento dei servizi che prima erano gratuiti.
Tale incontro è stato organizzato con il pieno spirito di collaborazione verso i famigliari degli ospiti del CSA dato che da diverso tempo non possono ritrovarsi presso il CSA come testimoniato più volte dagli stessi famigliari e dai consiglieri Morie Visentini dato che le richieste ripetute alla Presidente Passadore ed al Direttore Badiale di poter organizzare un incontro, appunto, con famigliari ed ospiti, esse sono cadute nel silenzio.
L’amministrazione si è messa quindi a disposizione per venire incontro all’esigenza di confronto e dialogo non corrisposta finora dalla presidenza e dalla dirigenza del CSA verso i famigliari degli ospiti del CSA e  in pieno spirito di sostegno ai Lavoratori e al lavoro collaborativo dei due consiglieri Sabrina Visentini e Simone Mori hanno svolto in questi mesi e cui va la nostra piena solidarietà verso tutte le azioni positive e costruttive svolte e in difesa dagli attacchi strumentali e immotivati che stanno subendo nel loro mandato.

lunedì 27 maggio 2019

Adria:Sindaco Omar Barbierato “Ecco alcune anticipazioni del bilancio comunale”

Adria:Sindaco Omar Barbierato “Ecco alcune anticipazioni del bilancio comunale”

La squadra del sindaco Omar Barbierato presenterà nel prossimo consiglio comunale il piano di continuità del progetto iniziato con l’ insediamento della nuova amministrazione, programmato per riportare Adria ad essere la città vivibile che i cittadini si aspettano. Una Proposta che dovrà essere votata in seduta pubblica per la dovuta approvazione.
 “Nel consiglio comunale di mercoledì prossimo-spiega il vice sindaco Moda- andremo ad illustrare la gestione dell’ente con la trattazione del bilancio consuntivo 2018 al primo punto dell’ordine del giorno e per accelerare i tempi burocratici tratteremo come secondo punto della seduta pubblica, la ripartizione dell’avanzo di amministrazione del 2018. Un gran lavoro, reso possibile dall’azione sinergica positiva tra amministratori e il personale dipendente, perché siamo convinti –prosegue la Moda-che un comune per essere ben amministrato debba avere l’appoggio e la collaborazione dei dipendenti"
Il bilancio consuntivo 2018 che già registra l’ approvazione del revisore dei conti,  tocca i 5milioni 171.867,84 euro,così suddivisi: 2milioni 841.477,06 parte accantonata(come fondi a tutela del comune), 212.476,32 quale parte destinata a investimenti e di 370.950,91 euro disponibili e 1milione 746.963,48 come parte  vincolata. In quest’ultima cifra sono compresi anche 410.515,22 euro   che saranno investiti nella sicurezza per i cittadini.
 “SI tratta di  tutta una serie di interventi che fanno parte di una programmazione realizzata da tutta la squadra di lavoro, che si traduce con un concreto piano di organizzazione e di manutenzioni- spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Terrentin-“
 Per quanto riguarda i lavori pubblici sono previsti 800mila euro di opere che si aggiungono agli altri interventi già accantierati e in corso di accantieramento.Nel dettaglio del bilancio42mila euro di manutenzione straordinaria per la sicurezza stradale con attraversamenti pedonali;50 mila euro per i lavori strade cittadine e marciapiedi  ;185mila euro destinati per  le asfaltature di strade comunali in centro e nelle frazioni;35mila euro per la segnaletica stradale in centro e nelle varie località;28.115 euro destinati alle potature come proseguimento del piano già attivato l’anno scorso;70mila euro per i lavori straordinari anche strutturali ai cimiteri;80mila euro per interventi all’edificio pubblico della biblioteca; 30mila euro per la sistemazione dei servizi igienici alle scuole di Bottrgihe;15mila euro per la sistemazione di parchi gioco nelle frazioni; 50mila euro di fondi destinati al secondo stralcio lavori a palazzo Cordella e 207 mila euro  per il  recupero di alcune case erp per l’ emergenza abitativa in Borgo Dolomiti,  derivanti  dalla vendita del patrimonio dell’ex  fondazione Borgo Dolomiti.

domenica 26 maggio 2019

Bottrighe:la festa del wwf fa tappa alla mater-biotech

NOMIA CIRCOLARE
A: Ufficio Stampa Novamont <press@novamont.com>


In mattinata workshop sull’economia circolare con la partecipazione di Novamont

 – Secondo giorno per la fiera dell’economia verde – l’evento coordinato dal WWF provinciale di Rovigo con il supporto di WWF Italia e di tante associazioni sportive e del terzo settore - presso le oasi WWF Golena di Panarella e Isola del Balutìn e dedicato alla (ri)scoperta di un territorio di straordinaria valenza ambientale e culturale come il delta del Po.
Nell’ambito della ricchissima agenda di appuntamenti della festa, anche il workshop dedicato all’economia circolare che si è svolto stamattina presso lo stabilimento Mater-Biotech di Bottrighe e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Flavia Vigoriti di Novamont, sponsor dell’iniziativa e già dallo scorso anno partner del progetto WWF “La Porta del Delta”.
Nel corso del suo intervento Flavia Vigoriti ha descritto il modello Novamont di bioeconomia intesa come fattore di rigenerazione territoriale basato su tre pilastri: 1) la rigenerazione di siti deindustrializzati, come l’impianto di Bottrighe, grazie a tecnologie proprietarie prime al mondo, al fine di creare bioraffinerie  integrate con il territorio e interconnesse tra loro; 2) lo sviluppo di catene agricole a basso impatto, attraverso la valorizzazione di terreni marginali non in competizione con la produzione alimentare, integrate nelle aree locali e connesse con le infrastrutture di bioeconomia; 3) la progettazione di prodotti concepiti per fornire soluzioni a specifici problemi ambientali e sociali, preservando preziose risorse naturali come acqua e suolo.
Si tratta di un modello di crescita basato sulla decarbonizzazione dell’economia in grado di valorizzare le biodiversità locali anche attraverso la collaborazione con i diversi attori del territorio, creando circuiti di nuovi saperi e progetti multidisciplinari innovativi.
“Per Novamont la rigenerazione territoriale è tema di priorità assoluta – spiega Flavia Vigoriti, Business Communication Specialist di Novamont – e l’area vasta in cui è inserito il nostro impianto di Bottrighe è un laboratorio perfetto per sperimentare tutte le potenzialità di questa rigenerazione che non deve essere solo economica ma anche ambientale, sociale e culturale”. La partnership con WWF nel progetto “Le Porte del Delta” ha l’obiettivo è individuare nuclei di intervento sociali e naturalistici in grado di far emergere il valore aggiunto della rigenerazione territoriale, con indicatori per il monitoraggio, la valutazione degli impatti e l’accountability nel tempo,  e di orientare politiche di investimento e di supporto per rendere efficace il processo di rigenerazione, in particolare, con l’obiettivo di guidare la transizione verso una economia decarbonizzata.
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Il gruppo Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche e biochemical attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con più di 600 persone, ha chiuso il 2017 con un turnover di più di 195 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (24% delle persone dedicate); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), e Patrica (FR). È attivo all’estero con sedi in Germania, Francia e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). È presente attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.