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domenica 30 giugno 2019

LA NAVE BALEARIA LASCIA I CANTIERI VISENTINI DI PORTO VIRO, CHE L'HANNO COSTRUITA, ALLA VOLTA DI VENEZIA. IMPRESSIONATI I TURISTI AL PASSAGGIO

Ieri pomeriggio la nave Balearia, il nuovo gigante del mare prodotto dai Cantieri Navali Visentini di Porto Viro, ha lasciato gli ormeggi e, aiutata da un rimorchiatore, ha navigato lungo l’asta Porto Levante-Albarella fino al mare aperto in direzione Venezia, dove avrà luogo l’allestimento di rifinitura. Il colosso della navigazione ha impressionato i turisti che stazionavano nelle spiagge polesane attraversate, con espressioni di stupore data la vicinanza del passaggio.
Il varo è stata anche l’occasione del commiato per i tanti tecnici stranieri al lavoro. Intanto la compagnia di traghetti spagnola Transmediterranea ha commissionato ai cantieri Visentini il rinnovamento del parco mezzi: sarà consegnato tra un anno infatti il primo scafo lungo 203 metri, largo 25, con 6.55 metri di pescaggio e capace di viaggiare a quasi 25 nodi, trasportando mille passeggeri.

sabato 29 giugno 2019

Adria:lavori pubblici, L’assessore Marco Terrentin traccia il bilancio del primo anno di amministrazione e annuncia le nuove opere

Adria:lavori pubblici, L’assessore Marco Terrentin  traccia il bilancio del primo anno di amministrazione e annuncia  le nuove opere

assessore Marco Terrentin

“Gli  interventi realizzati nel primo anno di amministrazione sono stati programmati con tempistiche prioritarie verso quelle opere che direttamente o indirettamente migliorano in primis  i servizi destinati alle giovani generazioni-spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Terrentin”
A dimostrarlo i lavori da poco  completati nei parchi gioco dei Giardini Zen e Baden Powell, che permettono alle famiglie di accompagnare i figli in aree attrezzate  con giochi omologati anche per i bambini disabili. Interventi da 30 mila euro, ai quali si aggiungono 15mila euro, provenienti sempre dalle casse comunali che saranno usati per il miglioramento dei giardini pubblici in alcune frazioni.  
In fase di attuazione i lavori di carattere edilizio ed impiantistico necessari per la certificazione  prevenzione incendi (CPI) alla scuola primaria di via Umberto I “Vittorino da Feltre”, i cui fondi, 100mila euro, provengono dalla legge di bilancio 2019 (n°145 del 2018).
Saranno impegnati 60mila euro, provenienti da fondi regionali e comunali, che serviranno per portare a compimento l’adeguamento della parte relativa agli infissi interni ed esterni della scuola media Alessandro Manzoni di via Ragazzi  del 99.”Si tratta di lavori che prevediamo di eseguire  prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, per  non creare disagi alle famiglie-commenta l’assessore ai lavori pubblici Marco Terrentin-“

“A breve, termineranno i lavori all’impianto di raffrescamento al centro per l’impiego, collocato in un’ ala dell’edificio  di piazzale Rovigno per un impegno di spesa di 25mila euro-dichiara l’assessore Terrentin- 100mila euro di fondi Cariparo, sono già stati impegnati per la sistemazione dell’archivio storico comunale di via Retratto  e 207 mila euro saranno utilizzati per la riqualificazione di quattro appartamenti di edilizia popolare a Borgo Dolomiti”Nel contempo il consigliere e capogruppo di IBC Enrico Bonato  annuncia che i 90 mila euro provenienti dal decreto crescita, saranno utilizzati per sostituire l’impianto di riscaldamento del teatro comunale “Una parte degli interventi in programma interesseranno gli edifici pubblici destinati  agli eventi culturali e situati nel cuore della città: palazzo Cordella per il quale è prevista la ristrutturazione  con un impegno complessivo, tra fondi comunali e fondi Gal di 420mila euro, di cui 220mila euro per il primo stralcio lavori e 200mila euro per il  secondo. Altri 100mila euro saranno utilizzati per l’ ex “circolo dell’unione” ed ex “circolo del cinema”, locali ai quali si accede  dal prospetto principale del teatro, tra la cosi detta Galleria degli Artisti ed il foyer del teatro. Il primo piano,  parte nobile della costruzione, un tempo era il  Circolo dell’Unione,  mentre il piano superiore era destinato come “Circolo del cinema”. Nel chiudere l’assessore  fa il punto della situazione degli interventi di sicurezza stradale ”Abbiamo terminato in questi giorni i lavori al cavalca ferrovia, quelli di asfaltatura delle vie Pozzato e Filiberto e a breve inizieranno quelli di via Traversagno.In corso d’opera  la sistemazione delle luci in località Piantamelon e a breve inizieranno quelli previsti in via Chieppara e nella  frazione di Fasana”



L'EX SINDACO SPINELLO INDAGATO ASSIEME AL VICESINDACO DI PAPOZZE PER MANCATO VERSAMENTO DI RITENUTE IRPEF

Doccia fredda nella politica polesana. Il pm veneziano Stefano Buccini ha iscritto nel registro degli indagati l’ex sindaco ed ex senatore di Adria Gino Spinello, del Partito Democratico, e il vicesindaco di Papozze in quota centrodestra Riccardo Navicella, con l’accusa di non aver versato le ritenute Irpef quando erano amministratori unici di Ecoarl, impresa con sede in strada Madonna Marina a Sottomarina, che aveva in appalto da Etra la raccolta dei rifiuti in alcuni Comuni del Padovano fino all’ottobre scorso.
Le quote di maggioranza di Ecoarl sono detenute da Alessio e Alessandro Duò, padre e figlio di Rosolina, quest’ultimo presidente della società ASM controllata dal Comune di Rovigo. Nell’ipotesi accusatoria, Navicella non avrebbe versato le ritenute Irpef relative al 2016 per circa 700mila euro, mentre Spinello non avrebbe versato quelle del 2017 per un milione. Entrambi rischiano tra i 6 mesi e i 2 anni di reclusione.

Adria:Una manovra anti-welfare gli aumenti dei nuovi canoni di affitto per gli utenti di alloggi Erp e Ater

Adria:Una manovra anti-welfare gli aumenti dei nuovi canoni di affitto per gli utenti di alloggi Erp e Ater

L'amministrazione comunale esprime le proprie perplessità e dubbi riguardo il nuovo sistema di calcolo dei canoni degli affitti delle case Erp e Ater che subiranno un rincaro sostanziale nei prossimi mesi.
“La preoccupazione è rivolta soprattutto a quelle famiglie che vivono una fragilità economica e che nei prossimi mesi si vedranno notificare a casa i nuovi affitti”.
L'applicazione della nuova legge regionale sulla riforma dell’edilizia residenziale pubblica (39/2017)   prevede che tali affitti siano calcolati in base ai nuovi parametri attraverso un predisposto portale regionale.
 " Trattasi praticamente di un’ azione anti-welfare"  replica la giunta di Palazzo Tassoni "che metterà in difficoltà quella parte di persone che non avendo regolarità di entrate economiche, e quindi un Isee instabile, saranno in sofferenza. In virtù del bilancio positivo dichiarato da Ater ai giornali, è lecito aspettarsi che l'aumento di affitto, non influisca pesantemente a chi vive nel disagio del regime di povertà”.
Il problema dell'abitazione é molto sentito, tanto che per far fronte a tali  problematiche, il comune di Adria ha aderito già  dal Febbraio scorso, agli accordi territoriali di locazione concordata, che consentono agli inquilini e proprietari di accedere ai vantaggi economici previsti dalla legge,  aumentare il numero degli alloggi a canone sociale e ridurre la burocrazia legata ai contratti di locazione.

Adria:Guai giudiziari per il consigliere dem Gino Spinello e il vice sindaco di Papozze RIccardo Navicella


Riccardo Navicella e Gino Spinello, come ex amministratori della Ecoal srl (ex Adigest) devono rispondere  del mancato  versamento allo stato delle ritenute irpef  


 Guai giudiziari per il dem   Gino Spinello e l’esponente  di centro destra Riccardo Navicella.I due amministratori sono stati raggiunti dall’avviso di garanzia  del Pubblico Ministero veneziano  Stefano Buccini per  non aver  versato le ritenute Irpef mentre erano  amministratori unici di Ecoal srl, l’azienda con sede legale  a Chioggia , le cui quote di maggioranza  facevano capo al Rosolinese  Alessandro Duò e al padre  Alessio.

Una ditta, Ecoal srl, che fino all’Ottobre scorso aveva in appalto da “Etra”il servizio di raccolta rifiuti in alcuni comuni del padovano. Navicella  è accusato di non aver versato nel 2017, ritenute Irpef relative All’anno di imposta 2016 per un valore di circa 700mila euro e Spinello per non aver versato nel 2018,ritenute irpef relative all’anno di imposta 2017 per un valore di circa un milione di euro.

La vicenda  giudiziaria ha anche un risvolto politico locale, se si pensa  che Alessandro Duò è il presidente della controllata del comune di Rovigo  Asm spa, Gino Spinello esponente dem tra i banchi della minoranza di Adria e prima ancora ex sindaco,nonché ex senatore  e Riccardo Navicella per essere l’esponente di centro destra, al suo secondo mandato come vice sindaco nel comune di Papozze. I due indagati rischiano dai 6 mesi ai due anni di carcere.







venerdì 28 giugno 2019

Adria - Assessore Micheletti-" Ecco l'App per le segnalazioni a portata di click”

Adria - Assessore Micheletti- Ecco l'App   per le segnalazioni a portata di click”


L’amministrazione comunale, nell’ambito delle iniziative progettate per  creare un filo diretto con gli adriesi, ha realizzato una nuova applicazione facilmente utilizzabile da tutti i cittadini.
Partirà infatti  il 1° luglio “Comuni-chiamo” il servizio di comunicazione 2.0, pensato per rendere più veloce ed efficiente la risoluzione dei problemi delle città. Accedendo a www.comuni-chiamo.com/@adria da Pc o smartphone (grazie all’App gratuita disponibile per iOS e per Android) ogni cittadino può segnalare in tempo reale i problemi che riscontra in città: una buca in strada, un lampione mal funzionante, la mancata raccolta della spazzatura, la presenza di animali randagi, un tombino intasato sono solo alcuni esempi di segnalazioni che è possibile fare.   In più, Comuni-Chiamo permetterà al Comune di inserire agevolmente anche le segnalazioni che arrivano tramite telefono, mail o direttamente allo sportello URP, che verrà presto riattivato.
Una volta inserite nel portale, alle segnalazioni viene attribuito un grado di priorità e viene assegnata ad un tecnico interno o esterno all’Amministrazione: in questo modo il Comune potrà garantire un servizio più tempestivo ed efficace. “L’App – affermano l’Assessore alla Comunicazione Andrea Micheletti e il consigliere delegato ai Sistemi Informativi Simone Donà – è pensata non solo per gestire al meglio le segnalazioni che ci arrivano dai cittadini ma anche per comunicare eventi, notizie e avvisi: dai cantieri programmati alle iniziative culturali.”
Nei mesi di Luglio e Agosto è previsto un periodo di rodaggio, necessario anche agli uffici comunali per iniziare a prendere dimestichezza con il servizio, a Settembre si terrà poi un momento di presentazione ufficiale dell’iniziativa alla presenza della ditta che ha curato il servizio e aperto alla cittadinanza, in modo tale  che i cittadini abbiano tempo per abituarsi alla novità.
ll processo di innovazione digitale non finisce però qui, per l’autunno è infatti previsto il lancio del nuovo sito web del comune. “Il nuovo sito web – affermano l’Assessore alla Comunicazione Andrea Micheletti e il consigliere delegato ai Sistemi Informativi Simone Donà – sarà conforme alle normative AGID e permetterà ai cittadini di usufruire in maniera più agevole e snella dei servizi comunali, oltre a poter scoprire le attrattive turistiche delle città in una veste moderna ed accattivante”.

Oggetto: L’Assessore Andrea Micheletti annuncia “ la sala lettura e studio della Biblioteca Comunale resterà aperta anche a Luglio”

Oggetto: L’Assessore Andrea Micheletti annuncia “ la sala lettura e studio della Biblioteca Comunale resterà aperta anche a Luglio” 

“Per l’estate - annuncia l’Assessore alle Politiche Universitarie Andrea Micheletti - i giovani della città etrusca avranno un’opportunità in più per studiare in un luogo climatizzato e dotato di connessione ad internet: la sala lettura e studio della biblioteca di piazza Bocchi.Un servizio utile che va incontro alle richieste degli studenti universitari che devono affrontare la sessione autunnale di esami”.
 “Credendo nell’importanza del servizio -spiega l’assessore-abbiamo quindi studiato una proposta  con gli uffici già dal mese di Aprile e siamo riusciti, grazie alla grande disponibilità del nostro personale, a garantire l’apertura in via sperimentale della sala lettura, studio e consultazione per tutto il mese di Luglio, anche nel pomeriggio quando prima chiudeva.”
“Un servizio per i giovani  che creerà un po’ di movimento nel centro storico solitamente vuoto nel periodo estivo. Un’opportunità anche  per gli studenti  dei comuni limitrofi, soprattutto nelle ore pomeridiane, quando molte delle biblioteche del circondario sono chiuse o a servizio parziale”.
La sala lettura e studio  della biblioteca Comunale resterà aperta per tutto il mese di Luglio, con i consueti orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle 19.Il sabato dalle 9 alle 13
   Per l’apertura straordinaria nel mese di Agosto – continua l’Assessore alle Politiche Universitarie Andrea Micheletti – ci confronteremo con tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano la biblioteca in un incontro aperto fissato per lunedì 8 luglio alle ore 19 in Sala Gemellaggi del Comune di Adria. Un’occasione per fare il punto della situazione sulle necessità  degli studenti e in base anche all’andamento degli  afflussi  giornalieri del mese di Luglio, sarà vagliata la possibilità di continuare il servizio di apertura dei locali della biblioteca, per il mese di Agosto”

giovedì 27 giugno 2019

UN ANNO DI AMMINISTRAZIONE BARBIERATO: SPESI 3 MILIONI PER OPERE PUBBLICHE. IL SINDACO DIALOGA CON ADRIA AZZURRA

Adria Azzurra ha chiesto al sindaco Omar Barbierato di tracciare un bilancio del primo anno della sua amministrazione. Il primo cittadino è orgoglioso dei 3 milioni spesi per le opere pubbliche, tra la messa in sicurezza degli edifici, le scuole, le strade e il ponte in località Campelli. Nel dialogo con Adria Azzurra, Barbierato annuncia anche alcuni dei progetti futuri per la città.

mercoledì 26 giugno 2019

PER I 245 ANNI DALLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA PREMIATI A BORSEA DIECI AGENTI PER OPERAZIONI BRILLANTI

La Guardia di Finanza ha celebrato, lo scorso martedì mattina, i 245 anni dalla propria fondazione. Nella sede del Nucleo Polizia Finanziaria di Borsea, davanti alle autorità civili e militari, la cerimonia è stata l'occasione per i vertici delle Fiamme Gialle per esporre i risultati conseguiti dalle tenenze polesane in un anno e mezzo di lavoro. La prefetto di Rovigo Maddalena de Luca ha consegnato gli encomi agli agenti Roberto Atzori, Nicolino Merlo, Frank Coletta, Antonio Vitolo, Alessandro Cavaiuolo, Alessandro Casula, Mauro Ferrara, Marco Pallini, Giuseppe Ferrara e Johan Lami.

martedì 25 giugno 2019

Borsea:Il lavoro encomiabile della guardia di finanza "Polesana"


LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI



1.  EVASIONE FISCALE INTERNAZIONALE



Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rovigo, nell’ambito dell’operazione “Vortex”, ha individuato un sodalizio criminoso dedito all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, operante nel settore dei metalli ferrosi.

Le  indagini sono durate oltre tre anni e hanno consentito agli investigatori di ricostruire, per gli anni dal 2010 al 2015, l’entità del giro fittizio di false fatturazioni ammontante a circa trenta milioni di euro impiegate per abbattere l’utile fiscale e per ottenere finanziamenti non spettanti dagli istituti di credito.

Il Reparto, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito anche tre misure cautelari personali nonché sequestri di beni immobili e mobili per un valore di € 1.717.854 euro nei confronti di un gruppo di soggetti che ha organizzato l’imponente frode al fisco.

Quindici i soggetti indagati, per la maggior parte originari del veneto, molti dei quali con precedenti specifici, mentre ventitré sono le società coinvolte di cui 11 nazionali (ubicate nelle province di Rovigo, Padova e Vicenza) e 12 in territorio estero (tre in Croazia, due in Germania, una in Slovenia e una in Slovacchia, due in RPC, una in Svizzera, una negli EAU ed una in Tunisia).

L’attività investigativa ha condotto ai seguenti risultati:

Ø  in ambito penale, all’esecuzione di nr. 3 ordinanze di custodia cautelare, al sequestro di beni per un valore per equivalente di € 2.432.854,00, alla denunzia di 13 soggetti, a vario titolo, per frode fiscale, riciclaggio, ricorso abusivo al credito e bancarotta fraudolenta;

Ø  in ambito fiscale, alla constatazione di costi indeducibili per € 15.765.027,78, di ricavi non dichiarati per € 326.833,00, di FOI annotate per circa 30 milioni di euro ed emesse per circa 20 milioni di euro;

Ø  in ambito tutela delle uscite, alla segnalazione per truffa aggravata per € 1.060.000,00 di nr. 3 persone fisiche, per tali condotte già rinviate a giudizio.





2.  SOCIETA’ “CARTIERE” O “FANTASMA” UTILIZZATE PER FRODI CAROSELLO



Tra le operazioni più importanti si segnala quella del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rovigo, che ha concluso complesse indagini di p.g. nei confronti di una società operante nel settore del commercio di autoveicoli.

Dall’attività eseguita è stato rilevato che fornitori della società verificata hanno acquistato autoveicoli in sospensione d’imposta emettendo false dichiarazioni d’intento nei confronti del proprio cedente.

I minuziosi accertamenti, eseguiti anche con l’ausilio di altri reparti del Corpo attraverso numerosi controlli incrociati ed acquisizioni documentali ed approfondite indagini di p.g., hanno fatto emergere come tali dichiarazioni d’intento fossero “false” poiché i soggetti in questione non erano in possesso dei requisiti specifici per essere qualificati quali esportatori abituali e che gli acquisti effettuati, senza il pagamento dell’imposta, non erano stati inseriti nella dichiarazione IVA dell’anno di riferimento.

Dalla ricostruzione delle transazioni commerciali è stato inoltre rilevato che la verificata ha ricoperto il ruolo di società “filtro” in una vasta ed articolata frode carosello IVA ai danni dell’Erario per cui le fatture relative ai rapporti commerciali intercorsi con i suoi fornitori ed i clienti finali sono state considerate riconducibili ad operazioni soggettivamente ed oggettivamente inesistenti. L’attività si è conclusa con la denunzia di 8 soggetti per reati di cui artt. 8 e 2 D.lgs. 74/2000 e la constatazione di IVA dovuta per € 5.920.319, FOI emesse per € 19.105.739 e FOI annotate per € 10.636.856.





Di rilievo anche l’operazione del suddetto Nucleo di Polizia Economico Finanziaria che, nell’ambito dell’Operazione Fuoco d’oriente, sta ultimando una serie di interventi di natura fiscale nei confronti di soggetti coinvolti in un sistema di frode dedito all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

L’attività trae origine dall’approfondimento di una segnalazione per operazioni sospette nei confronti di una S.r.l. operante nella provincia rodigina, facente capo a soggetti di origine cinese ed esercente l’attività di commercio al dettaglio di confezioni per adulti. La segnalazione evidenziava numerosi versamenti di denaro contante effettuati su un conto corrente della società la cui provvista veniva poi dirottata a favore di vari beneficiari, anch'essi di origine cinese. La complessa ed articolata attività di p.g. - esperita nel contesto di riferimento anche con poteri di p.v. e p.t. - ha consentito di rilevare l'esistenza di un articolato sistema di frode dedito all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti realizzato dai citati soggetti, risultati essere intestatari di imprese individuali.

Dietro il paravento di operazioni commerciali apparentemente lecite nel settore della commercializzazione di capi d’abbigliamento (e non solo) tra imprese sedenti nel territorio nazionale che di fatto non hanno mai dichiarato e/o versato le imposte dovute all’Erario, sono stati utilizzati canali bancari nazionali ed internazionali per “lavare” i proventi illeciti derivante dall’evasione di imposta. 

L’attività d’indagine esperita ha permesso infatti di disvelare il duplice scopo perseguito dai soggetti coinvolti ovverosia, da un lato, l’impresa acquirente attenzionata, aggirando la normativa tributaria, ha ottenuto l’abbattimento dei ricavi d’esercizio mediante costi fittizi oltre che l’indebita detrazione dell’Iva, dall’altro le imprese coinvolte hanno potuto veicolare verso il paese d’origine le ingenti somme derivanti dalla fittizia commercializzazione di merce, realizzata attraverso le false fatturazioni certificate dalle imprese c.d. "cartiere".

All’esito dell’attività sono stati segnalati alla locale A.G.:

1.    n. 7 soggetti per violazione dell'art. 2 del D.Lgs. 74/2000 (FOI utilizzate €. 4.449.905,00 cui corrisponde Iva indetraibile per €. 956.493,00);

2.    n. 5 soggetti per violazione dell'art. 8 del D.Lgs. 74/2000 (FOI Emesse €. 5.143.098,00 cui corrisponde Iva dovuta per €. 1.107.534,00);

3.    n. 1 soggetto per violazione dell’art. 8 D.lgs. 74/2000 (condotta autonoma e distinta) e dell'art. 648-bis del c.p. (riciclaggio) per aver illecitamente trasferito somme di denaro, provento di evasione fiscale, verso Paesi asiatici, per un valore di €. 2.462.828,08.



Inoltre, é stato richiesto il sequestro preventivo anche per equivalente ex art. 321 cp e 12 bis. D.lgs. 74/2000, per un importo di € 4.794.085,00.

Tutti i soggetti coinvolti sono stati altresì segnalati ai reparti competenti per territorio.

Lo scorso mese di maggio è stata conclusa una delle quattro verifiche nei confronti di uno dei soggetti coinvolti con il conseguimento dei suddetti risultati:

-                     II.DD.: € 3.859.445,00 (elementi negativi di reddito non deducibili);

-                     IRAP: € 3.859.445,00 (base imponibile);

-                     IVA relativa: € 859.078,00

-                     FOI annotate: € 3.859.445,00

-                     violazioni imposta di bollo.







La Tenenza di Adria, nell’ambito dell’operazioneGhostcar”, ha individuato un sodalizio criminale dedito alla commissione di una pluralità di reati fiscali ex art. 2 e 8 del D.Lgs. 74/2000.

In tale ambito, lo scorso aprile il reparto ha eseguito 3 ordinanze di misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti imprenditori che avevano costituito una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.

La Magistratura, oltre ad averne disposto le misure restrittive, ha anche disposto il sequestro preventivo di 80.000 € frutto del reato di autoriciclaggio dei proventi derivanti dalla evasione fiscale.

Le indagini, avviate nel 2018, che avevano già portato a denunziare 11 persone e a sequestrare nello scorso mese di luglio 467.000€ depositati su c/c bancari per associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture false di cui agli artt. 2, 8 del D.lgs. 74/2000 e 416 C.P., sono state particolarmente difficili in quanto il gruppo di malviventi aveva nel tempo costituito un complesso sistema di società fittizie operanti nel settore della commercializzazione di autovetture e bevande, utilizzate come “filtri” per immettere nel mercato beni a prezzi del tutto fuori mercato. Infatti, attraverso un complicato sistema di scatole societarie, sulle vendite realizzate di fatto non veniva applicata l’IVA. 

Il sistema in pratica consisteva nel ricorrere a società cartiere (cd. missing traders) e società filtro (cd. buffer), intestate a teste di legno, sui quali far ricadere la pretesa erariale e le responsabilità derivanti dall’evasione d’imposta, che subito dopo venivano liquidate.

Venivano così creati  diversi schermi societari la cui unica funzione era quella di rendere difficoltosa la ricostruzione della filiera e quindi ostacolare i controlli tributari. La gestione degli “affari” del sodalizio avveniva presso un’anonima sede non dichiarata al fisco, che però non è sfuggita alle indagini dei militari di Adria .

Le indagini, che hanno consentito di ricostruire un giro di fatture false per circa 20 milioni di euro, sono state condotte anche attraverso la disamina delle movimentazioni finanziarie  della compagine criminale e delle società ad essa collegata. In tal modo è stato possibile ricostruire diverse operazioni finanziarie con paesi comunitari il cui unico scopo era il riciclaggio dei proventi illeciti generati dall’evasione perpetrata. Con tale metodologia i capi dell’organizzazione arrestati lo scorso aprile, in modo apparentemente legale, facevano uscire capitali dai conti correnti societari eliminando traccia della provenienza delittuosa degli stessi, spartendosene i proventi illeciti.

Attraverso detto sistema illecito l’organizzazione criminale non solo  arrecava  un danno all’ erario e quindi alla collettività, ma  praticava anche una sleale concorrenza nei confronti degli altri operatori commerciali.

Nel corso delle indagini di carattere penale, sono state denunciate 12 persone per concorso ex art. 110 nei reati di cui agli artt. 2 e 8 del D. Lgs 74/2000. Per 7 delle quali si procede anche per il reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. finalizzata alla commissione degli stessi reati.

E’ stato altresì eseguito decreto di sequestro per equivalente - ex art. 321 c.p.p. – fino a concorrenza dell’importo di €436.856,24, attinente:

·                              Valori mobiliari c/c: € 355.956,24;

·                              Denaro contante: € 80.900,00.





3.  ECONOMIA SOMMERSA



Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rovigo, nell’ambito di un’attività d’indagine nel settore del sommerso da lavoro, ha eseguito un arresto in flagranza di un soggetto di 42 anni di origine campana per reati di estorsione, caporalato ed indebito uso di carte di pagamento.

Il soggetto arrestato è socio nonché dipendente di una società a responsabilità limitata, con sede in Campania ma operante nella provincia rodigina nel settore del subappalto di lavori di cantieristica navale il quale, cosi come hanno consentito di mettere in rilievo i primi accertamenti condotti con la collaborazione di funzionari del locale Ispettorato del lavoro, ha perpetrato nel tempo, gravi reiterate condotte di sfruttamento di un lavoratore tramite minacce ed intimidazioni, corresponsione di stipendi irrisori, impiego oltre l’orario di lavoro previsto ed in giorni di ferie ed assegnazione di lavori forzati senza le prescritte misure di sicurezza sul lavoro.

Il lavoratore è stato anche costretto ad intestarsi due postepay evolution ove in una veniva corrisposta la paga mensile in misura nettamente inferiore, mentre nell’altra, trattenuta, dietro minaccia di licenziamento, confluiva la restante parte della retribuzione che veniva sistematicamente prelevata dall’arrestato.

A seguito di mirati appostamenti, l’indagato è stato fermato, dopo aver prelevato, da uno sportello delle poste di Rosolina (RO), con una carta prepagata intestata al dipendente, una quota pari a 600 euro corrispondente a circa la metà della sua retribuzione.


Nell’immediatezza è scattata la perquisizione dell’estorsore nonché di altro soggetto che lo accompagnava, a seguito della quale venivano rinvenute altre quattro carte di prelevamento nonché ulteriori 420 euro, e si procedeva ad eseguire l’accesso, con personale dell’Ispettorato del Lavoro di Rovigo, presso il cantiere ove la ditta riconducibile all’arrestato operava in sub appalto, ove veniva rilevata la presenza di un pregiudicato clandestino intento a lavorare.


Le indagini, ancora in corso, sono frutto delle attività che la Guardia di Finanza conduce a presidio delle attività economiche del territorio al fine di contrastare quelle fenomenologie illecite che destano particolare allarme sociale quali l’impiego di lavoratori in condizioni di sfruttamento ed inosservanza delle più elementari regole a tutela della disciplina del lavoro ovvero l’utilizzo di manodopera in nero o irregolare.











La Tenenza di Occhiobello ha eseguito un’importante operazione contro il lavoro nero e l’immigrazione clandestina in collaborazione di funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro e dei Vigili del Fuoco di Rovigo.

Sono state controllate due aziende gestite da cinesi, al cui interno hanno trovato undici lavoratori intenti a produrre capi di abbigliamento per conto di aziende italiane.

All’atto dell’accesso cinque di loro, di cui quattro donne, risultati in seguito clandestini, hanno tentato invano di darsi alla fuga nelle campagne circostanti ma sono stati subito rintracciati, mentre altri quattro lavoratori in regola con il permesso di soggiorno sono risultati essere in nero. Dopo le procedure di identificazione la Questura di Rovigo ha disposto l’espulsione   con accompagnamento al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Roma per quattro dei cinque risultati essere irregolari nel territorio italiano. 

Nel complesso, poiché su 11 operai intenti al lavoro, ben 9 sono risultati essere in nero si è proceduto alla emanazione immediata dell’ordine di sospensione dell’attività lavorativa.





CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA



4.     ACCERTAMENTI PATRIMONIALI NEI CONFRONTI DI SOGGETTI CONNOTATI DA “PERICOLOSITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA”



La Tenenza di Loreo, in esecuzione di un decreto emesso dalla Sezione Distrettuale delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Venezia, ha confiscato due appartamenti del valore di circa mezzo milione di €, nei confronti di un pluripregiudicato di origine campane ma da anni residente a Chioggia, reo di aver utilizzato per l’acquisto di tali immobili proventi frutto di attività delittuose.

Infatti l’indagato, attualmente in stato di detenzione domiciliare per bancarotta fraudolenta, ha sempre mantenuto una condotta di vita connotata dalla commissione di numerosi reati, quali truffa, bancarotta, associazione per delinquere e reati tributari, per i quali era stato sottoposto più volte a stati di detenzione, già a partire dai primi anni 90.

Gli accertamenti compiuti hanno, quindi, consentito di riscontrare, oltre alla condotta criminale particolarmente intensa, anche un rapporto di sproporzione tra i modesti redditi dichiarati dall’interessato e del proprio nucleo familiare rispetto al patrimonio immobiliare a questi riconducibile.

All’atto della esecuzione del provvedimento i beni sono stati affidati ad un amministratore giudiziario nominato dalla stessa A.G.





La Tenenza di Occhiobello, coordinata dal Gruppo di Rovigo, nell’ambito dell’operazione China Express, ha dato esecuzione, su disposizione del Tribunale di Venezia, a un sequestro con contestuale confisca di beni immobili per un valore di quasi 300.000 euro nei confronti di un soggetto di etnia cinese, fiscalmente pericoloso, in quanto ritenuto responsabile di plurimi reati fiscali commessi con ditte individuali e società a lui stesso riconducibili ed operanti nel settore dell’abbigliamento.

Dopo una certosina attività di indagine svolta dal reparto dipendente, è stato ricostruito il complesso sistema societario inserito in un’unica rete composta da più aziende che nel tempo si erano succedute e intestate a familiari o prestanome, ma tutte riconducibili al medesimo imprenditore che con questo sistema, nell’arco di 4 anni aveva omesso di dichiarare ricavi per circa 4.500.000 € senza mai versare imposte. Condotta contraddistinta dalla commissione di vari reati fiscali, dall’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi, alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

La misura ablatoria ha consentito di sottrarre al soggetto, con la finalità di far confluire nel patrimonio dello Stato, un intero immobile ubicato in Occhiobello che quindi verrà sottoposto a confisca. Con lo stesso provvedimento l’Autorità Giudiziaria ha nominato un amministratore giudiziario.





5.     SICUREZZA PRODOTTI ALIMENTARI



La Compagnia di Rovigo ha sequestrato oltre 7 tonnellate di prodotti alimentari conservato in violazione della normativa vigente sulla tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti e all’interno di locali in critiche condizioni igienico sanitarie.

E’ stato denunciato un imprenditore cinese per violazione della normativa in materia di Sicurezza sul lavoro.

Nel corso dell’intervento venivano rilevate situazioni critiche sotto il profilo della rispondenza ai requisiti igienici degli ambienti oltre che relative  alla conservazione degli alimenti, tali da richiedere l’intervento del personale sanitario della U.L.S.S. 5 Polesana del Dipartimento di Igiene Alimenti e Nutrizione, del Dipartimento Veterinario e del Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.

Il prodotto sequestrato, allo stato sfuso, era costituito da carne, pesce e pasta, non correttamente conservati (in gran parte si tratta di prodotti surgelati) in quanto  privi delle previste informazioni che ne consentono la tracciabilità, stipati all’interno del magazzino e di celle frigorifere in critiche condizioni igienico-sanitarie, nonché 1.032 confezioni di alimenti  (fra cui riso, cereali, condimenti a base di soia e pomodoro, bevande a base di latte in polvere cinese, oltre a prodotti refrigerati o congelati a base di carne -tra cui ali di pollo e zampe di gallina- provenienti dall'estremo Oriente) per mancanza delle etichettature ovvero con etichettatura irregolare secondo i dettami della Legge nazionale e di quella comunitaria.



La Tenenza di Lendinara ha eseguito un sequestro di circa 2000 confezioni di prodotti alimentari, pari a circa 400 kg, nei confronti di un supermarket di prodotti alimentari gestito da un cinese

Nel complesso sono state sottoposte a sequestro circa 2000 confezioni di prodotti alimentari per un peso di circa 400 kg, e sono state irrogate sanzioni amministrative che oscillano da 4.000 a 36.000 € per violazioni plurime della L. 231/2017 e del Regolamento UE n. 1169/2011.  Dei fatti è stato interessato l’Ispettorato centrale della Qualità e repressioni frodi alimentari (ICQRF).

















CONTROLLO DEL TERRITORIO





6.     CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI DI SOSTANZE STUPEFACENTI



La Tenenza di Occhiobello, con il supporto degli altri Reparti dipendenti da questo Comando Provinciale, al termine di una complessa attività info-investigativa, ha  individuato una società di capitali operante nella vendita on-line di infiorescenze di canapa cd “Light”.

I preliminari accertamenti tecnici effettuati anche mediante l’analisi di n. 1 campione regolarmente acquisito nei circuiti ufficiali, hanno consentito di accertare che la società oggetto di indagini commercializzava prodotti con tenore di THC pari a circa lo 0,66%, e quindi di gran lunga superiore alla soglia limite, pari allo 0,2%, prevista dalla L. 242/2016, qualificando i prodotti commercializzati quali sostanze stupefacenti.

Pertanto, la locale A.G., a seguito delle indagini svolte, e giusti i nuovi orientamenti della Corte di Cassazione, disponeva perquisizioni della sede operativa della società, della sede legale e delle residenze degli indagati a seguito delle quali si procedeva al sequestro di prodotti a base di infiorescenze di canapa sativa L. di cui al precedente punto e) marchiati a nome della società e pronti per essere commercializzati.

Nel complesso sono stati  sequestrati  circa 2 kg di cannabis, barattoli ed etichette, oltre a documentazione di varia natura da sottoporre a ulteriore esame. Tutti i prodotti verranno sottoposti ad analisi.

La particolare e subdola condotta posta in essere dagli amministratori della società, denunciati per traffico di sostanze stupefacenti ai sensi dell’art. 73 DPR 309/90, consisteva nel dichiarare in etichetta un valore legale del tenore di THC, >02%, che pertanto non avrebbe costituito alcun illecito. Parimenti va segnalato che nei loro confronti, per gli stessi motivi, si procede anche per il reato di “Frode in commercio” ai sensi dell’art. 515 c.p., poiché nella etichetta che accompagnava i prodotti venduti veniva dichiarato un valore del CBD, componente legale aromatica che da pregio al prodotto, pari al 13% e che invece è risultato essere pari al 5%, determinando pertanto una qualità inferiore del prodotto in vendita.

L’attività di servizio, anche alla luce della recente Sentenza della Cassazione a Sezioni Unite del 31 maggio scorso in materia di vendita e commercializzazione della cd “cannabis light”, si inquadra nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti mascherate dalla vendita di prodotti apparentemente legali, e quindi innocui, e che invece, in barba a qualunque forma di controllo e di analisi chimica, risultano oltre che illegali, nocivi per la salute.




Borsea:245esimo anniversario della guardia di finanza.Un anno e mezzo di attività


245° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA. UN ANNO E MEZZO DI ATTIVITA’ AL SERVIZIO DEL PAESE IN CIFRE.



Premiati per l’encomio solenne: Roberto Atzori, Nicolino Merlo, Frank Coletta, Antonio Vitolo.

Premiati per l’encomio semplice:Alessandro Cavaiuolo, Alessandro Casula, Mauro Ferrara, Giuseppe Ferrara, Marco Pallini, Johan Lami



PIANO D’AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA



Sono 5.908 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti della Guardia di Finanza della Provincia di Rovigo tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019; 173 sono, invece, le indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile.



Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività della GdF poste in essere in questa provincia contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.



Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.





LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI



Evasione fiscale internazionale e frodi carosello (punto 1 della scheda in allegato) si confermano al centro dell’attenzione operativa della Guardia di Finanza. Dal 1° di gennaio 2018 al 31 maggio scorso sono stati eseguiti 395 interventi, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Fra essi vi sono certamente controlli formali, ma soprattutto un consistente numero di verifiche fiscali che nel complesso hanno permesso di recuperare a tassazione una base imponibile netta di euro 48.186.057,00 cui corrisponde un’imposta sul valore aggiunto evasa di euro 16.367.783,00.



Sono stati denunciati per reati fiscali (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) n.102 soggetti. Ammontano a 76 le indagini delegate dalla magistratura e ad oltre 7,3 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate. Le misure patrimoniali eseguite sono pari a 4,4 milioni di euro, mentre sono 4 le persone arrestate.



Importanti i risultati conseguiti dal Corpo anche nel settore del contrasto alle frodi all’Iva (meglio note come frodi “carosello”) Diversi, infatti, i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per frodi carosello (punto 2 della scheda in allegato).









Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 66 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 5,6 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 22 datori di lavoro per aver impiegato 31 lavoratori in “nero” o irregolari (punto 3 della scheda in allegato).



Ammontano complessivamente a 12 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato al sequestro di Kg.60 di gasolio ed alla scoperta di tributi evasi per 2.223 euro.



Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 41 controlli di cui 14 con esito irregolare e denuncia all’A.G. di 1 soggetto per violazione al TULPS. Sanzioni irrogate, a vario titolo, in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento e totem per complessivi euro 59.400.









CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA



L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è strategico per il Paese: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale.



È per questa ragione che il Corpo continua a rafforzare il proprio dispositivo di vigilanza, che si sviluppa lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio e l’intensificazione delle collaborazioni con le Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse, oltre a contribuire a contenere l’esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa, con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese.



È in questo senso che vanno letti i risultati conseguiti dalla Guardia di Finanza nel settore nel periodo gennaio 2018-maggio 2019.



Ai 216 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 18 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 1 delega svolta con la Corte dei Conti.



Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 800.000 di euro, a carico di 10 soggetti.









I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 14,7% e al 94,5%. Nel caso dei ticket sanitari è stata sviluppata una specifica analisi di rischio in grado di evidenziare i nominativi di beneficiari già caratterizzati da elevati indici di anomalia.



Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a 970.000 euro; contestualmente, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a 12.908.540 euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 24.



CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA



Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state 528 le attività ispettive condotte allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità.



Si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”).



Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 42 soggetti; ammonta, invece, 2.652.999 euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati ammonta a 452.250.



Tali misure ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, conseguenti allo svolgimento di 4 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc. (punto 4 della scheda in allegato).



Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 238 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalle Prefetture, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.



L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.



Tali attività si sono concretizzate, in particolare, nello sviluppo di 3 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia a piede libero di 2 soggetti all’Autorità Giudiziaria per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a 765.784, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per 820.055 euro.



Sul fronte della prevenzione, i reparti dipendenti hanno proceduto all’approfondimento di 58 segnalazioni di operazioni sospette.



Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati sequestrati beni per un valore pari a 960.236 di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di 54.332.217 euro.



In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito 24 interventi e svolto 3 deleghe dell’Autorità Giudiziaria. Sequestrati 14.625 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri, nonché rilevanti quantitativi di prodotti alimentari, non correttamente conservati, in quanto privi delle previste informazioni che ne consentono la tracciabilità o per mancanza delle etichettature ovvero con etichettatura irregolare secondo i dettami della Legge nazionale e di quella comunitaria (punto 5 della scheda in allegato).



CONTROLLO DEL TERRITORIO



Il controllo economico del territorio è assicurato dall’attività delle pattuglie “117” e dall’attuazione dei dispositivi permanenti traffici illeciti svolti con cadenza mensile.



Nel periodo gennaio 2018-maggio 2019 sono stati eseguiti complessivamente n.4.641 controlli strumentali, di cui 3.157 in materia di scontrini e ricevute fiscali nel corso dei quali sono state riscontrate 171 mancate emissioni del documento fiscale obbligatorio.

Nell’ambito della lotta ai traffici illeciti di stupefacenti sono stati sequestrati circa 2 kg di cannabis (punto 6 della scheda in allegato).