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venerdì 2 settembre 2016

E' CHIOGGIOTTA LA PIU' GRANDE NAVE DRAGA ITALIANA - VARATA IERI AD ADRIA

Realizzata dai Cantieri navali Vittoria di Adria è dotata di un escavatore da record progettato per lavori di escavo e dragaggio di fondali e canali nel Mar Mediterraneo È “chioggiotta” la più grande nave draga italiana che è stata varata ieri dai Cantieri navali Vittoria di Adria, una monocarena lunga 84,20 metri, larga 19 metri, con un dislocamento a pieno carico di 7400 tonnellate e in grado di raggiungere la velocità di 11 nodi. Eccezionali in particolare le dimensioni dell’escavatore, il primo esemplare di Liebherr HS 8300, la più grande gru a traliccio progettata dalla tedesca Liebherr su un'imbarcazione, che verrà installato sulla nave nelle prossime settimane. Una macchina di sollevamento appositamente progettata per lavori di escavo e dragaggio di fondali e canali nel Mar Mediterraneo. La nave da lavoro sarà utilizzata dalla società Zeta srl di Chioggia, una realtà aziendale che da oltre trent’anni opera in tutt’Italia nel campo dei lavori marittimi e servizi di difesa della costa, morfologia ambientale, opere specialistiche. un'altra delle navi della flotta La draga appena varata era stata commissionata ai Cantieri adriesi alla fine del 2014. La gru cingolata Liebherr ha un peso di 240 tonnellate, con uno sbraccio di 41 metri e benne sottomarine da 20 metri cubi di capacità. Solo questo macchina da record ha previsto un investimento da 3 milioni di euro. Valentina Boscolo Zemello, numero uno della società chioggiotta, parla di un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro. “Con quest’ultima draga – spiega - la nostra flotta di navi da lavoro arriva a 11 unità. Una parte di queste sono adatte ai lavori in acque interne mentre altre sono costruite per impieghi in vari porti nazionali e anche in acque internazionali”. Ma non solo. La nuova ammiraglia della flotta Zeta oltre a dragare avrà anche una pompa per aspirare e refluire il materiale. Dunque consentirà di effettuare anche lavori di ripascimento e non solo di escavo dei fondali. Potenzialità che permetteranno alla società di acquisire contratti interessanti per nuovi lavori, a partire dalle spiagge dell’Adriatico. L’ultima arrivata in casa Zeta inoltre potrà dare ulteriore impulso anche al business oltreconfine dove peraltro l’azienda è già presente, in particolare in Marocco, in sinergia con altri committenti italiani. La società della famiglia Boscolo Zemello, con quest’ultimo varo, si conferma quindi una realtà in grado di effettuare e sostenere investimenti notevoli e di dotarsi di mezzi e attrezzature tecnologicamente all’avanguardia nel settore, grazie anche all’impiego di personale altamente qualificato e specializzato. “Anche gli ultimi investimenti effettuati – spiega Valentina Boscolo Zemello - sono il frutto di una politica aziendale aggressiva e mirata all’acquisizione di ulteriori quote di mercato e a un ampliamento dell’ambito geografico di operatività”.

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