Federico Ferro, presidente del consorzio Inno.Va, affiancato
dal vice presidente Emanuele Duò, da Federica
Rossi responsabile legale del consorzio Marco Tolomei, Massimo Bottaro,dall’ allenatore
della squadra degli agonisti e alcuni altri componenti dello staff operativo
del consorzio, sono intervenuti sulla questione del futuro della piscina
comunale.
Il presidente Federico Ferro ha fatto un excursus
della gestione della piscina in questi mesi di emergenza Covid che ha influito
sulla vita quotidiana della cittadinanza e
anche sulle attività organizzate nel centro natatorio, essendo luogo dove
potenzialmente si possono creare assembramenti.
Questo ha comportato l’attivazione della cassa
integrazione e di ammortizzatori sociali per i lavoratori, a causa del blocco
dei corsi di nuoto in seguito alle disposizioni dei vari Dpcm varati dal
governo.
Abbiamo proposto al comune un progetto che prevedeva
un investimento di due milioni di euro come project financing, prima dell’emergenza
Covid,-spiega Ferro- proposta respinta dal comune che ha scelto di procedere con un bando di
gara pubblica
In seguito all’allentamento delle misure Covid,
abbiamo riaperto il primo week end di giugno, di concerto con l’amministrazione
comunale, la piscina estivo per dare un respiro sociale e fornire quindi un
servizio pubblico tanto atteso dalla collettività. Una riapertura che
penalizzava l’accesso al centro natatorio per il rispetto delle distanze
interpersonali e nell’evitare quelli che potevano essere momenti di
assembramento. Per questo motivo abbiamo evitato di organizzare i centri
estivi. Nel contempo abbiamo realizzato
dei lavori necessari nella parte interna del centro natatorio. Abbiamo utilizzato i voucher estivi per gli abbonati
dei corsi.
Nella riunione del 10 agosto con l’amministrazione comunale,
abbiamo parlato di come riaprire la piscina interna dal prossimo mese di
settembre per riaprire quindi il servizio pubblico. Nell’occasione abbiamo
chiesto un contributo equivalente al canone mensile previsto dalla convenzione.
Il comune, in una lettera pervenutaci via Pec,non solo ci ha risposto che non è
in grado di darci un contributo, ma scrive espressamente che concederà una
proroga a Inn.nova una proroga di un anno, oltre a chiedere che, come gestori non formuli ogni pretesa
risarcitoria nei confronti dell’ente pubblico.
Un dato di fatto è che il quadro economico della
gestione di quest’anno, in seguito alla pandemia, è cambiato rispetto all’anno
scorso. Noi come consorzio, ci siamo riservati di rispondere e ponderare per i
prossimi dieci giorni, come effettivamente procedere in merito.
Poi c’è la questione della lettera,firmata dall’ingegner
Andrea Portieri, in base alla quale il
comune chiede il pagamento del canone, dovuto per convenzione e alla richiesta
,sempre da parte del Comune a Inn.Nova, di
rinunciare espressamente ad ogni pretesa risarcitoria nel confronti dell’ente
pubblico.
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