La curatrice di DeltArte, Melania Ruggini, dopo l’installazione della barca dei diritti dell’artista Zentequerente -allestita davanti al bagno Primavera a Rosolina Mare- e il murale “Teen Spirit” realizzato da Alice Pasquini sulla parete della palestra di via Giordano a Porto Tolle, ha fatto scalo a Loreo con un altro artista di street art. C0110, questo il suo nome, ha trascorso diverse ore in questi giorni con i ragazzi del centro estivo parrocchiale trattando il tema dei diritti dei bambini, per poi realizzare insieme ai giovani il murale sulla parete delle scuole medie di Loreo.
L’opera, inaugurata stamattina, è uno strumento fondamentale per dare voce ai diritti umani e alle storie degli abitanti di questi luoghi sospesi tra terra e acqua. Grazie a DeltArte, il territorio bassopolesano negli ultimi otto anni è diventato un museo a cielo aperto, da scoprire e vivere durante tutto l’anno, e che vanta ogni anno la partecipazione di artisti di fama internazionale. «Loreo è un Comune amico di DeltArte – sostiene Melania Ruggini – e qui siamo partiti con i laboratori didattici nelle scuole medie per poi, negli ultimi quattro anni, produrre street art.
Abbiamo iniziato con i tre murales raffiguranti gli animali, allestiti nella rotatoria che porta al mare e realizzati da Melinda Sefcić, poi con il murale della cartiera dipinto da Tellas, quindi Gianluigi Zen, il terzo anno, che ha realizzato alcuni stencil per la città e infine, l’anno scorso, Centocanesio ha affrescato la parete della cartiera che dà sulla strada della stazione ferroviaria». Spiega Co11o, l'artista della presente edizione: «L’opera non ha titolo, perché sarebbe come recintare qualcosa di impossibile. Mi piace l’idea di una libera interpretazione.
I due murales sulla parete della palestra delle scuole medie, divisi da un trave, rappresentano il primo, una giovane donna che sostiene il mondo intero: alla base della veste cresce l’albero della vita, e dai rami scaturiscono cuori stilizzati che fecondano il globo luminescente tenuto in mano. Un messaggio teso alla salvaguardia dell’ambiente, della comunità sociale, dei rapporti interpersonali e con la natura è nelle mani delle nuove generazioni, alle quali viene lasciato un mondo condizionato dalla fretta di correre, convinti di avere il tempo di fare tutto».
Dall’altra parte, Co11o ha dipinto una maternità alla base della cui veste c’è sempre l’albero della vita: la donna guarda verso il basso, mentre un uccello molto colorato, simbolo di libertà, tiene tra il becco un cuore stilizzato, a rappresentare il rapporto simbiotico (ma non di possesso) tra la libertà delle nuove generazioni e la maternità stessa, consapevolezza femminile e di tutto il genere umano.
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