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mercoledì 15 luglio 2020

LEGAMBIENTE CERTIFICA: L'ACQUA ALLE FOCI DEL BRENTA, DELL'ADIGE E DEL PO RISULTA ENTRO I LIVELLI NORMATIVI D'INQUINAMENTO

Sospiro di sollievo per gli operatori turistici dalle analisi di Legambiente, presentate questa mattina a Loreo, che certificano come il livello d'inquinamento delle acque marine nei pressi delle foci del Brenta, dell'Adige e del Po sia entro i limiti di norma. Sono infatti risultati idonei otto siti ubicati nella provincia di Venezia, ovvero la Brussa, porto Falconera e la spiaggia nei pressi di piazza Marco Polo a Caorle; la laguna del Mort a Eraclea Mare, la foce del Piave a Jesolo, lo sbocco lagunare di Punta Sabbioni, la foce del Brenta a Isolaverde. Via libera anche per la foce dell'Adige a Rosolina Mare, la foce del Po di Maistra a Boccasette, la foce del Po di Tolle a Barricata, nel Polesine rodigino.
Preoccupa invece lo stato di salute della foce del Sile, a Cavallino Treporti, il cui tasso di presenza del batterio Escherichia Coli e degli enterococchi intestinali risulta oltre i livelli di guardia. Il presidente di Legambiente Veneto, Luigi Lazzaro, ritiene che quest'ultima circostanza sia figlia di una cattiva depurazione o della presenza di scarichi illeciti. La Goletta Verde teme anche l'avanzare dell'erosione costiera, con 50 km di costa già "mangiati" nonostante gli interventi di ripascimento. A proposito della celebre imbarcazione, sta proseguendo il restauro della nave Catholica, che ha servito Legambiente dal 1993 al 2006 e ora si trova in un cantiere poco distante, prima di diventare centro per l'educazione ambientale dedicato ai più giovani.

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