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giovedì 30 aprile 2020

Adria:Sindaco Barbierato “i nostri obiettivi sono i bisogni dei lavoratori”


“Quest’anno celebriamo il  Primo Maggio in emergenza sanitaria, tra smart working, videoconferenze, crisi socio-economica e tanta incertezza per il futuro. Ma lo vogliamo festeggiare, nonostante tutto, ricordando  la nostra Costituzione che pone il lavoro al centro della vita di ogni cittadino, senza distinzione di censo. E’ proprio attraverso il lavoro che ogni cittadino si impegna per promuovere se stesso, la propria famiglia, la comunità in cui vive e, conseguentemente lo Stato. Ogni lavoro è dignitoso e pertanto deve essere tutelato e valorizzato da tutte le Istituzioni”.
“In questa giornata del 1 maggio  è doveroso rivolgere un pensiero ai lavoratori che, nell’adempimento del proprio dovere, ci hanno lasciato prodigandosi con il loro operato per salvare vite umane e contrastare questa grave pandemia mondiale. Dobbiamo ricordarci anche delle persone che continuano a perdere la vita sui luoghi di lavoro  a causa del mancato rispetto delle norme sulla salute dei lavoratori”.

“Chi ad ogni livello ha responsabilità pubblica, deve fare il possibile per creare posti di lavoro, specie per i giovani, e perché questo non si riduca a un  "posto" da occupare, ma diventi un'occasione di crescita personale all'interno di una società migliore”.

“Dal momento in cui sono diventato Sindaco ho sempre avuto ben presente questo impegno; nessun ostacolo, per quanto grande, risulta insormontabile se affrontato con convinzione e con il supporto di tutti. Un doveroso mio pensiero va alle attività del nostro comune, per il loro operato”.
“Come Amministrazione civica, cercheremo di adottare ogni strumento a sostegno delle nostre attività commerciali, con atti pubblici e con  la concretezza dei fatti. Concludo con le parole di un grande scrittore, Andrea Camilleri: L’articolo Uno della nostra Costituzione ci dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro. In altre parole, si dichiara che il pilastro fondante del nostro Stato non è un’astrazione ideologica, ma la concretezza del lavorare e del produrre”.

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