La didattica a distanza, insieme alle piattaforme e ai libri di testo digitali sono il gesso e la lavagna di questo tempo, per fronteggiare l’impossibilità di fare lezione in presenza.
In questo momento storico per il quale tutti abbiamo dovuto affrontare una situazione inaspettata, rapida e profondamente impattante, l’ emergenza sanitaria si traduce nel cambiamento delle nostre abitudini quotidiane, con la distanza fisica delle persone e dell’ isolamento obbligatorio.
In questo contesto, la scuola è indubbiamente uno dei luoghi più a rischio per la diffusione del contagio e appare dunque sensato che gli studenti non tornino in classe fino a cessata pandemia e nello stesso tempo rappresenta il baluardo della democrazia, insieme alle forze dell’ ordine, alla protezione civile, al personale sanitario e alle istituzioni. “
“L’impegno e l’obiettivo delle istituzioni (Ministero dell’Istruzione,Regione, provincia e comuni) deve essere quello di dotare le famiglie degli strumenti tecnologici indispensabili” –puntualizza Barbierato.
“Per questi motivi investire nella didattica a distanza, sostenere e favorire con tutti i mezzi a disposizione chi parte da una condizione di svantaggio, significa dare speranza ai cittadini.-sottolinea Barbierato- e significa arrivare con efficacia a chi non ha i mezzi e i modi per connettersi con i propri docenti”.
Sfruttare quindi le potenzialità dei mezzi a disposizione è di certo un modo di investire il tempo per rendere possibile l’obiettivo di arrivare nelle case degli studenti, adulti di domani
Una proposta per sfruttare al meglio i mezzi tecnologici, è partita qualche settimana fa dalla biblioteca di Adria in sinergia con il sindaco di Adria Omar Barbierato, con una lettera alla ministra Azzolina.
Un testo in cui Livio Crepaldi, preside in pensione dal 1994, dopo 41 anni di onorato servizio nelle scuole del Delta e ora guida della biblioteca della città etrusca, descrive come in passato, l’uso della televisione sia un mezzo efficace per veicolare lezioni didattiche ben strutturate per studenti delle scuole elementari e medie.
“Utilizzare al meglio i canali di stato e a caduta quelli regionali, erogando lezioni a distanza, consentirebbe insieme all’alternanza di lezioni online , una fruizione democratica della didattica “ commenta il sindaco della città Etrusca.
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