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giovedì 23 aprile 2020

Adria:Il Movimento Civico IBC dona 1400 mascherine alla casa di riposo


 Nella difficile battaglia contro il contagio da Coronavirus, ogni contributo fatto con entusiasmo ha un valore enorme, perché l’impegno delle persone non sempre si può misurare con il metro dei numeri  che arricchiscono le donazioni. “La settimana scorsa-spiega il coordinatore del Movimento Civico Impegno per il Bene Comune, Leonardo Bonato- abbiamo scelto  di impiegare  1600euro al Centro Servizi Anziani di Adria.Subito dopo ci siamo attivati nel raccogliere  informazioni all’ufficio  acquisti della casa di riposo sul tipo di dispositivi più urgentemente necessari  e abbiamo provveduto ad effettuare l'ordine di 1400 mascherine chirurgiche direttamente al fornitore, incrementando così la quantità  che  sarà recapitata con la prossima consegna, da parte della stessa ditta. Un  piccolo contributo che vuole essere di aiuto all'enorme lavoro che viene svolto nel Centro Servizi Anziani” –dichiarazione espressa anche  in una lettera da parte del coordinatore delle tre liste  civiche IBC, SiamoAdria e AdriaCivica, ai vertici della casa di riposo di Adria.

“Ognuno di noi ha fatto e farà scelte personali di donazione nelle più diverse direzioni, non ultima quella indicata dalla nostra amministrazione, attraverso l’iban della tesoreria comunale. Tra le  varie forme di donazioni, abbiamo voluto  impegnarci  anche tutti insieme come gruppo”.-sottolinea il coordinatore di IBC-“Nella consapevolezza che tutti, in questo momento, dobbiamo fare la nostra parte per aiutare il prossimo e sostenere chi sta proteggendo le persone più deboli e le strutture  potenzialmente più  vulnerabili – prosegue Bonato-  abbiamo  voluto esprimere la nostra solidarietà e sostegno, a quanti quotidianamente si impegnano per il bene   di tutta la comunità. Un segnale tangibile di vicinanza agli ospiti e agli operatori della nostra casa per anziani, che consentirà di aumentare l'autonomia in riferimento a un dispositivo che viene utilizzato a un ritmo frenetico  nelle Ipab (Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza),  in questo periodo di emergenza sanitaria che ci ha costretti a cambiare le abitudini quotidiane”.

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