“Fa piacere che la minoranza ieri (28 Febbraio)in Consiglio Comunale abbia colto l'importanza della proposta che ho fatto ancora giovedì 21 scorso, cioè quella di convocare insieme un Consiglio Comunale sul CSA. La mia proposta fin dall'inizio è stata chiara: l'unità della politica in questo momento è necessaria, lo dobbiamo agli ospiti, ai familiari e ai lavoratori della Casa di Riposo”.Sono le parole del sindaco di Adria Omar Barbierato all’indomani del consiglio comunale adriese.
“ Ieri dopo una breve consultazione ho proposto personalmente che la data del Consiglio sia l'8 Marzo, il giorno dopo l'iniziativa organizzata dai Sindacati. La strada è chiara: il Cda pur nella sua indipendenza non può pensare di non confrontarsi con i Sindacati e l'Amministrazione nelle rispettive competenze. Nella discussione sul bilancio di previsione col Consiglio Di Amministrazione (CDA) abbiamo chiesto di proporre progetti per l'erogazione del salario accessorio che purtroppo questo mese è venuto a mancare, causando un pesante taglio alle buste paga dei lavoratori”.
“ Abbiamo sempre indicato che l'organizzazione del lavoro deve essere condivisa e non può essere scelta solo in base agli standard, che non sono più attuali e non tengono conto del carico di lavoro degli operatori che si è moltiplicato con l'aumento degli ospiti non autosufficienti. Se come dice il Direttore, si vuole trattare gli ospiti come in un albergo, noi siamo convinti che l'organizzazione debba assicurare quel tempo e quell'umanità che ha caratterizzato da sempre la nostra struttura. L'indennità di turno è necessaria per noi, perchè tiene conto del fatto che i diversi turni, mattino, pomeriggio e sera, comportano carichi di lavoro molto diversi e per questo motivo i lavoratori necessitano una turnazione”.
“ Infine sottolineiamo come le scelte politiche del Cda siano fondamentali nel cambio che è avvenuto in questi due anni, e che quindi la responsabilità ricada sulle persone che in questo arco di tempo hanno votato a maggioranza con la presidente del CSA Passadore, cioè le dimissionarie Emanuela Beltrame e Annapaola Lisi che mai hanno preso le distanze dalle scelte fatte, ed oggi Sandro Bisco e Lorenzo Bertaglia che permettono col loro voto di assicurare le scelte della presidente oggi”.
“ L'unica strada possibile –conclude il primo cittadino- è che in questi 300 giorni che rimangono al Cda, ci sia la volontà di aprirsi ad un confronto e ad una mediazione necessaria per il benessere in primis di ospiti e familiari della struttura”
Nessun commento:
Posta un commento