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venerdì 19 ottobre 2018

ADRIA:LA CONSIGLIERA BARTELLE AUSPICA L'UNIONE DI INTENTI DELLA POLITICA ADRIESE PER IL PSSR

Adria:PSSR,Bartelle (M5S) auspica l’unione di intenti di tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale

“Auspico che la riunione dei capigruppo delle forze politiche rappresentate nel consiglio comunale adriese, porti ad una condivisione degli obiettivi, che rivendichi un futuro migliore della sanità per il nostro territorio, rispetto a quello prospettato dal PSSR ”.Esordisce così la consigliera regionale penta stellata Patrizia Bartelle all'dopo aver studiato il documento in questione, che a breve sarà portato in quinta commissione e poi approvato in consiglio regionale.
 “La filosofia contenuta nel PSSR sarà tradotta in atti deliberativi che porteranno alle nuove schede ospedaliere, le quali prevedono che :l’ospedale di Rovigo non è più Hub, cioè diventerà un ospedale di serie B con alcune specialità apicali. In pratica, significa-prosegue Bartelle-   che per particolari patologie dovremmo recarci a Padova, Treviso o a Verona.Gli ospedali di Adria e Trecenta non diventeranno nemmeno Spock perché privi del bacino di riferimento. E non si sa nemmeno che fine faranno. Addirittura potremmo vedere che uno o entrambi di questi ospedali potranno essere con-partecipati o acquisiti dal privato. Altro punto sarà  lo smantellamento dell’integrazione socio sanitaria che pur faticosamente negli ultimi trent’anni aveva caratterizzato in meglio la sanità veneta nei confronti delle altre regioni, avevamo almeno l’illusione che funzionasse-spiega Bartelle-”.
“Tutte queste trasformazioni,  aumenteranno le complicazioni operative ed i costi per le famiglie che hanno un anziano, un minore con difficoltà, un figlio con problema psichiatrici o dipendente da qualche sostanza, una donna vittima di violenza fino ad arrivare al problema della Ludopatia. I cambiamenti dettati del nuovo PSSR ,porteranno ad un contesto per il quale le Ipab di Adria, di Rovigo, di Lendinara, di Badia, di Stienta, di Papozze, verranno gestite da commissari che aumenteranno le rette, applicando la logica del libero mercato”.



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