ADRIA:“A conclusione delle celebrazioni per il Centenario
della Grande Guerra, la Città di Adria si è raccolta commossa attorno al suo
monumento ai caduti per ricordare i suoi figli deceduti nel conflitto che ha
insanguinato l’Europa mietendo numerosissime vittime.
A coloro che sui fronti
di guerra hanno avuto improvvisamente la loro vita stroncata dalle armi, a
coloro che sono deceduti negli ospedali da campo, nei campi di prigionia o
nelle retrovie causa le malattie, tubercolosi e spagnola in primis, o ancora
per la scarsa alimentazione, deve andare la nostra riconoscenza perenne e
devono essere addita ad esempio perché da loro sacrificio deve venire a noi la
necessità di perseguire la pace tra i popoli, la concordia sociale e la
solidarietà.
A distanza di cento anni dalla conclusione del conflitto, è
lodevole l’iniziava dell’A.L.T.A., sezione di Adria, con il sostegno dell’Amministrazione
Comunale e la collaborazione di tutte le Associazioni d’Arma, di voler sottolineare
e ricordare gli anni di guerra deponendo nel sarcofago romano, che si trova
all’interni del tempio, i resti mortali di un soldato, il Serg. Carlo
Passarella, caduto a Caposile, fronte meridionale del Piave, il 4 Dicembre
1917, proprio nel momento in cui si stava assestando la linea di difesa per
impedire che l’esercito austriaco dilagasse nella pianura.
Con le spoglie di
uno solo, il sarcofago diventa pertanto il segno e il simbolo di tutti i caduti
adriesi e polesani ed il luogo privilegiato che conserva la memoria di quei cittadini
che hanno saputo ergersi a difesa della propria storia patria”. Sono le parole
del sindaco Omar Barbierato , pronunciate durante la celebrazione del centenario della grande guerra di
stamattina.
Un evento che da piazza
Cavour, si è snodato in corteo fino al monumento dei caduti, con tutti gli onori del caso alle persone scomparse. Dopo la santa
messa, è seguita la sfilata delle autorità e di tutte le associazioni combattentistiche,
per piazza Bocchi e lungo corso Mazzini, fino all’ex tribunale, dove gli ultimi
discorsi delle autorità presenti.
“Nel centesimo anniversario della Vittoria nella Grande
Guerra, il nostro pensiero va a quanti donarono il loro bene prezioso, la loro
vita, sui campi di battaglia e agli amici che con onore hanno prestato servizio
nel nostro bel reggimento. Tutti loro non ci sono più ma, sicuramente,
continuano idealmente e con orgoglio lagunare a sfilare con noi al cospetto del
glorioso Tricolore e dello storico Leone Alato” . –ha ribadito il generale di Divisione Luigi
Chiapperini, presidente nazionale dell’Associazione Lagunari , in maniera unanime
con il presidente della sezione adriese, Roberto Previato. Ad ottimizzare l’evento
nei particolari, Paolo Rigoni.
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