“ LE VIE DELLE MEDE” è Il progetto caratterizzato dalla presenza e raccolta di
testimonianze, legate ai saperi tradizionali, raccolte dalla ricerca “I GRANAI
DELLA MEMORIA” che UNISG porta avanti da alcuni anni.
L’iniziativa è volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e
le Istituzioni sullo sviluppo della Bio economia e quindi rilanciare i
territori nazionali, attraverso, appunto, "Le Vie delle Mede",
sentieri che hanno elevata rilevanza turistica, sociale, ambientale ed
artigianale. La prima via è stata tracciata da Diego D'Incau la scorsa
primavera tra i Comuni di Asiago ad Erto e Casso, anche con il sostegno dello
scrittore Mauro Corona.
Il progetto ha preso il via ufficialmente mercoledì 10 ottobre 2018
dalla Diga del Vajont – giorno seguente il
55ennale dal disastro - per concludersi a Roma nel mese di dicembre, dopo oltre
600 chilometri a piedi che Diego d’Incau detto Tita dal Casel percorrerà
assieme alle sue due asine Puina e Rosina.
Diego D'Incau detto Tita dal Casel e l'artista Maristella
Cappelli, accompagnati dalle due Asine Puina e Rosina, percorreranno
quotidianamente a piedi percorsi di 25 - 30 chilometri e saranno assistiti da
altre due persone su altrettanti furgoni sui quali trasporteranno il necessario
per il viaggio: fieno e prodotti
artigianali lignei della Val Cellina.
Giornalmente il letame prodotto da Puina e Rosina verrà
donato alle scuole locali (e/o enti indicati dal Comune) al fine di
sensibilizzare i ragazzi lasciando loro il seguente messaggio: un territorio
attraversato va sempre rispettato e ben tenuto e da quel letame biologico si
può ricavare un buon orto.
Il progetto avrà una considerevole rilevanza mediatica e
sarà promosso da diversi soggetti tra cui lo scrittore Mauro Corona che si
collegherà con Tita dal Casel tutte le sere, per quello che hanno chiamato
"Pillole di Saggezza Contadina" parlando di "Arte e
Mestieri" delle località dove si troverà la carovana. Grazie al supporto
di Corona non saranno pochi coloro che si interesseranno a questa suggestiva
iniziativa; lui stesso ogni tanto lo raggiungerà, come pure il noto giornalista
Paolo Rumiz che da esperto "camminatore" quale è stato, la condivide
con entusiasmo.
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