venerdì 17 maggio 2019
Adria: Sindaco Omar Barbierato “ora, aspettiamo l’avvallo da Roma per l'ospedale di Adria”
Adria: ospedale di Adria, Sindaco Omar Barbierato “ora, aspettiamo l’avvallo da Roma”
“L’ospedale di Adria rimane come ospedale spoke. La nostra struttura sanitaria meritava questa scelta da parte della giunta regionale, perchè risponde alle esigenze di un bacino storico di 140 mila cittadini, provenienti non solo dal delta, ma anche dai comuni del basso ferrarese e basso veneziano”. Sono le parole del sindaco Omar Barbierato che informa ”A confermare il diritto su determinati servizi socio sanitari dello spoke, ci sono le peculiarità del nostro delta, riportate nello statuto della regione e nei due piani socio sanitari regionali del 2012 e del 2019, come lo sono le specificità (riguardanti le infrastrutture, la geografia e l’età della popolazione) della laguna e della montagna”.
“Si tratta di un risultato dovuto per il nostro territorio, - puntualizza il sindaco- ottenuto grazie all’impegno di tutte le forze politiche, sindacali e civiche che hanno rivendicato il diritto costituzionale alla salute. Il diritto alla salute deve essere lo stesso per un cittadino che abita a Padova come per quello che abita a Vicenza o a Scardovari”.
Nel momento in cui sapevo che sarebbero arrivate le nuove schede ospedaliere, (documenti che decidono la dotazione e i servizi socio sanitari nei prossimi sei anni), come sindaco ho attivato, secondo le linee programmatiche di mandato, il tavolo della sanità, al quale hanno partecipato cittadini, lavoratori, associazioni di categoria, sindacati, comitati e tutte le parti politiche, dentro e fuori dal consiglio comunale. Un percorso democratico che si è svolto in più riunioni di lavoro, dalle quali sono maturate delle proposte che ho portato poi in consiglio comunale dove è stato prodotto un documento condiviso frutto delle proposte di tutte le forze politiche che è stato votato all’unanimità dai consiglieri. Tale testo unitario è stato poi sottoposto alla conferenza dei sindaci che ha discusso tutte le proposte del territorio e deliberato all’unanimità il documento da portare in regione, all’attenzione della V commissione. Il tutto è stato supportato da una serie di iniziative congiunte con gli altri sindaci, manifestazioni pubbliche con i comitati e i sindacati, e confronti politici continui con la minoranza e la maggioranza in Regione, che sono continuati anche dopo l’incontro a Rovigo con il presidente Zaia dove con i colleghi della provincia ho potuto portare la voce del nostro territorio”.
“A confermare il diritto ad avere il riconoscimento come spoke per Adria, l’ avvallo da Roma e quindi aspettiamo ora quest’ultimo passaggio. Nel frattempo, cercheremo di capire cosa la giunta regionale abbia concesso e risposto alle nostre richieste specifiche riguardanti le unità semplici dipartimentali, ovvero la possibilità per i reparti di organizzarsi in maniera autonoma, in sostituzione delle apicalità (vecchi “primari”) mancanti, e dei posti letto in pediatria e ginecologia, per citare alcuni esempi. Sottolineando come la lotta in difesa del nostro ospedale consapevoli, pur avendo limitato i danni, non è riuscita a impedire i tagli di alcune apicalità e di posti letto in psichiatria. Ora il nostro impegno deve continuare ad essere quello di collaborare con la dirigenza dell’Ulss affinchè, i nostri servizi vengano potenziati e offrano servizi di qualità per confermare la centralità e l’importanza dell’ospedale di Adria”
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