ADRIA: COMITATO,SINDACO E CONSIGLIERI REGIONALI "IL NUOVO PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE (PSSR)METTE IN DISCUSSIONE I DIRITTI COSTITUZIONALI"
“Quale futuro per la sanità Polesana”è stato il
titolo dell’incontro che si è svolto venerdì sera alla sala delle associazioni.
L’incontro, il terzo dopo Rovigo e Trecenta, faceva seguito all’azione
sinergica dei tre comitati polesani che si stanno muovendo per difendere la sanità pubblica (comitato in difesa
dell’ospedale di Adria, per l’articolo 32 sanità e sociale e quello dell’alto Polesine
dei cittadini per il San Luca)
Ad introdurre la riunione il presidente del
comitato di Adria, Enrico Naccari “ A parlare del futuro della sanità nella
nostra provincia, saranno i due rappresentanti regionali Patrizia
Bartelle e Graziano Azzalin che ci parleranno del nuovo piano socio sanitario regionale.
Un documento di oltre 170 pagine, non ancora
vagliato dalla quinta commissione regionale”. Un documento che sarà
vagliato a livello regionale dalla commissione e dalla giunta prima di
approdare in consiglio regionale verso Settembre e successivamente saranno determinate le schede ospedaliere e quindi
la nuova organizzazione sanitaria.
Dall’incontro sono state affrontate diverse questioni, dalla
riduzione di posti letto negli ospedali di comunità ai cambiamenti per gli
ospedali di Adria e Trecenta, che diventeranno
degli ospedali a nodo di rete, ai distretti che dovrebbero diventare i cuori
pulsanti della sanità. Strutture dove dovrebbe avvenire il coordinamento del sistema
sanità, anche se attualmente mancano
delle figure professionali determinanti.”
Cambiamenti previsti nella sanità,
senza però un’analisi di partenza-hanno sottolineato più volte i consiglieri regionali e gli intervenuti all’incontro”.
Diversi infatti gli interventi dei rappresentanti delle varie sigle sindacaliste.
Tra queste anche Riccardo Bego, segretario della Fiom Cgil di Rovigo “Siamo passati
da Ulss a Aulss, ovvero ad una logica meramente aziendale. E per questo io non
sono disponibile a questa situazione. Noi paghiamo le tasse e i servizi
sanitari sono un diritto pubblico, ora
il problema è che non ci sono servizi anche per noi metalmeccanici. Un esempio
lo è la mancata disponibilità delle vaccinazioni
antitetiche, per le quali diversi lavoratori metalmeccanici si sono sentiti
dire che le scorte vaccinali sarebbero state usate per i casi di emergenza e
che sarebbero arrivate a primavera. Ora siamo già in estate e non ci sono
stati cambiamenti. Rivendico quindi il diritto alla salute, per il quale si rende necessario il
coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso una manifestazione”
Una proposta lanciata da altri intervenuti e
anche dal neo sindaco Omar Barbierato
che nel suo intervento ha sottolineato come il futuro prospettato dal nuovo piano socio sanitario
regionale mette in discussione i diritti costituzionali.
”E’ prevista per il 13 Luglio la conferenza dei
sindaci, -ha detto il primo cittadino- un’occasione in cui sarà presentato a
tutti i sindaci il nuovo piano socio sanitario regionale. Il previsto declassamento dell’ospedale di Rovigo, (oltre a quello di Adria e Trecenta), per
un project financing a favore di Schiavonia è un esempio terribile che ci mette
in ginocchio. Fate tutti il passaparola per organizzarci e andare a Venezia, dove faremo sentire la nostra voce”
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