Adria:Sanità,La consigliera regionale Bartelle(IIC) e
la coordinatrice Tiengo(IIC)intervengono sulle impegnative di residenzialità
ADRIA (RO)- La Consigliera Regionale Bartelle e la coordinatrice di Italia in Comune per
Adria,Giulietta Tiengo, prendono posizione
sulla questione della mancata richiesta di adeguamento delle impegnative di
residenzialità da parte della giunta comunale.
“Barbierato e Spinello dovrebbero fare fronte comune
contro l’opera di demolizione della sanità Polesana che la Lega sta mettendo in
atto ormai da anni. Opera quanto mai favorita dalle divisioni politiche locali
come questa”
“Prova ne sia-affondano -che i problemi del Centro Servizi Adria (CSA) non
sono diminuiti anzi, gravano ulteriormente sulle spalle degli ospiti e delle loro
famiglie”.
Ma andiamo con ordine.
Il 27 ottobre scorso il Consiglio comunale di Adria ha
approvato una mozione con la quale è stato conferito alla Giunta l’incarico di
chiedere alla Regione di adeguare il numero delle impegnative di
residenzialità, titolo rilasciato al cittadino per l’accesso alle strutture
residenziali e diurne accreditate dalla Regione.
La questione è spinosa perché tali accessi sono
finanziati in parte dalla Regione, perciò si tratta di compensare il diritto
alla salute dei cittadini con le disponibilità finanziarie regionali.
Due mesi più tardi, nel corso dell’ultima riunione del
Consiglio Comunale di Adria, è emerso come tale richiesta non sia ancora stata
inoltrata e il consigliere Spinello ha rimproverato al Sindaco Omar Barbierato
di non aver adempiuto al compito affidatogli entro l’approvazione del Piano
Socio Sanitario Regionale (PSSR) ossia il documento programmatico triennale che
- a dire di Spinello - si occupa proprio di adeguamento delle impegnative
residenziali.
“In realtà” precisano Bartelle e Tiengo “le impegnative
di residenzialità sono state decise con l'approvazione del Bilancio 2019 e non
con il PSSR e stupisce che un consigliere di lunga esperienza come Spinello,
non sia a conoscenza di tali
informazioni”.
“Auspichiamo che
per l’anno venturo- concludono -la politica locale sappia superare questi
personalismi fini solo a sé stessi e si concentri sul fare fronte comune contro
la Lega, la quale - diversamente - nel 2020 sarà rieletta al governo della
Regione e potrà continuare per altri cinque anni a smembrare pezzo per pezzo la
sanità regionale e soprattutto Polesana”
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