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martedì 9 febbraio 2021

Adria:1999-2005. Il Consiglio Comunale redige la pagina di storia 2021

Una nuova pagina di storia per Adria è stata scritta. A redigerla il consiglio Comunale, attraverso tre emendamenti proposti dalla maggioranza civica, dopo un lavoro di concertazione di tutte le forze politiche che compongono il consesso civico. Una presa di posizione chiara, quella deliberata dall’organo di governo della città etrusca, che respinge le tesi che vorrebbero comparabili l’immane olocausto perpetrato dal nazismo e dal fascismo attraverso le leggi razziali e la tragedia delle foibe come conseguenza della fine della guerra e dell’odio fratricida. A questo si aggiunge la condanna esplicita della politica adriese per i due episodi che hanno funestato la giornata della memoria:le scritte “Adria è fascista”apparse sui muri di alcuni edifici e l’affissione di un cartellone che ricorda la morte di un militante di Forza Nuova sul murales eseguito dagli studenti del liceo Bocchi-Galilei. Una ricorrenza quella del 27 gennaio, che viene celebrata nella città etrusca dal 1999, un anno prima che venisse istituita dalla Stato, con una lapide posizionata sul muro della casa già appartenuta alla famiglia Ravenna, estinta a causa delle persecuzioni anti ebraiche. Dalla seduta pubblica è emersa l’importanza di creare dei momenti in cui venga ricordata la testimonianza e l’insegnamento di principi di tolleranza e di democrazia di persone come l’adriese Arduino Nali, insignito dal Sindaco della benemerenza di Adria Riconoscente, della senatrice a vita Liliana Segre, cittadina onoraria di Adria, ma anche di Lala Lubelska Cicogna, Dina Angeli, Elisa Springer e la famiglia Ravenna. Storie di vita da trasmettere alle giovani generazioni, per non scordare le pagine di storia buie del nostro paese. Per questo motivo il consiglio Comunale ha deliberato che in occasione del 5 maggio di ogni anno, l’amministrazione comunale trasmetta con testimonianze di Lala Lubeska, i messaggi universali di amore per la libertà e per la bellezza della vita, agli studenti degli istituti scolastici adriesi. Nell’occasione della commemorazione della giornata del ricordo, il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità dei presenti alla seduta pubblica di intitolare una via a Norma Cossetto, studentessa istriana, di 24 anni, violentata e gettata dai partigiani jugoslavi nella foiba di Villa Surani. Un’attenzione alla studentessa che si traduce dedicandole l’edizione 2021 della ricorrenza del 10 febbraio, insieme alle due guardie di Pubblica Sicurezza, infoibate, Umberto Barbierato di San Martino di Venezze e Giulio Tenani di Fiesso Umbertiano. La cerimonia istituzionale, arricchita dalla video conferenza del pomeriggio, prevede nella mattinata del 10 febbraio, la deposizione di un mazzo di fiori davanti alla targa marmorea collocata in via Carlo Bocchi, cuore della cittadella studentesca. Una lapide presente ad Adria già nel 2005, posizionata poco tempo dopo l’istituzione del giorno del ricordo, avvenuto nel 2004 con la legge 92 del 30 marzo, con l’intento di “conservare e rinnovare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre, degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopo guerra e della più complessa vicenda del confine orientale”

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