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mercoledì 14 ottobre 2020

LA BUROCRAZIA NON AIUTA UN CHIOGGIOTTO CHE VIVE IN POLONIA: SENZA I TRANSFER DALL'AMBASCIATA ITALIANA DEVE PAGARE LE MEDICINE PER INTERO

Problemi di ordinaria burocrazia per un chioggiotto, pensionato da 13 mesi, trasferitosi con la sua compagna in Polonia, dove ha fissato la propria residenza. Giorgio Boscolo, questo il suo nome, si è iscritto anche all'Associazione Italiana Residenti all'Estero, che sbriga le pratiche fra gli uffici: tutti i documenti richiesti tra le due ambasciate, italiana a Varsavia e polacca a Roma, sono stati completati e inviati, ma quest'ultima ha riferito che da parte italiana non vi è stata alcuna risposta.
La questione rileva soprattutto dal punto di vista medico-sanitario, dal momento che allo stato attuale Boscolo è costretto a continuare a pagare per intero tutte le medicine e le visite, nonostante soffra di pericardite dopo due infarti e l'intrusione di sette stent. L'assistenza medica gratuita è invece appannaggio, nel Paese dell'est, per chi ha fissato regolare residenza ed espletato ogni incombenza burocratica.

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