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martedì 20 febbraio 2018

ADRIA:M5S"DAL CASO COIMPO ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE"

Adria, caso Coimpo:  M5S”dal caso Coimpo alla proposta di legge regionale per contrastare l’emissione di odori molesti”


Il M5S ha organizzato alla sala delle associazioni una serata informativa sulla normativa della gestione dei fanghi industriali in agricoltura e sulle dinamiche di spandimenti illegali degli stessi. Ad aprire la serata la consigliera comunale  Elena Suman che ha parlato di quanto emerso durante il tavolo tecnico del 1 Febbraio, al quale parteciparono i rappresentanti delle varie forze politiche e i tecnici di Arpav, Ulss e Comune di Adria.Un incontro nel corso del quale emersero i dati preoccupanti della  relazione dei carabinieri della forestale sul caso Coimpo.

Successivamente è intervenuto  il veneziano  Antonio Candiello, che nella sua vita di attivista prima, ed ora candidato per il senato nelle file del M5S, si è sempre battuto contro l’ inquinamento delle zone di Marghera e della vicina  laguna. Dalla relazione di Candiello è emerso che negli ultimi 100 anni si sono sparsi i residui delle lavorazioni industriali sui terreni e nei canali, e la nostra parte di Veneto, con la vicinanza di Marghera, ha subito in maniera pesante questa situazione. Non sono mancate le riflessioni sulle motivazioni del continuo manifestarsi di incendi nelle discariche. Per la mancanza di controlli? O semplicemente perché si tratta del  metodo più veloce per farli sparire?.E ancora. Perché si assiste al manifestarsi degli incidenti in ambito lavorativo? Eppure abbiamo tutte le leggi possibili per evitare tutto ciò. “Manca la filiera ed il controllo del LAVORARE IN SICUREZZA, come metodo di vita aziendale -ha evidenziato Candiello-“


Nel suo intervento il  deputato Alberto Zolezzi  membro della commissione parlamentare ECO MAFIE,ha indicato un facile sistema per arginare lo spargimento dei fanghi in agricoltura: è necessario  analizzare i terreni prima dello spandimento dei fanghi ed al termine della stagione; la loro tracciatura/mappatura nei terreni, con documentazione di provenienza, qualità, luogo dello sversamento ed orario.”Importante la lavorazione dei liquami per estrarre il FOSFORO, un elemento chimico che importiamo da altre nazioni-ha puntualizzato il deputato.” La proposta del grillino  non sarebbe  una soluzione, ma  permetterebbe di risalire al responsabile dello spandimento in caso di problematiche legate ad emissioni odorigene ed all’inquinamento del suolo. Il deputato ha poi ricordato quando venne a Ca Emo  con la sua commissione, dieci giorni dopo l’incidente del 22 settembre 2014, in cui persero la vita quattro persone.

Zolezzi ha posto poi  l’accento sulla questione trasporti, raccontando che per arrivare a Adria da Mantova, ha dovuto prendere tre treni, di cui vecchi convogli Diesel, lenti, inquinanti,tutti  fattori che rappresentano uno  dei metri con cui si misura l’evoluzione di un territorio. La popolazione della provincia di Rovigo  che accetta di essere trattata così in fatto di mobilità, non ha di conseguenza una forte politica per far rispettare l’integrità di una zona baciata dalla fortuna, che per il Polesine  significa essere all’interno della riserva della biosfera riconosciuta dal  MAB UNESCO, e tra due fiumi (Adige e Po)  che ne regalano la ricchezza d’acqua.

Nel suo intervento la consigliera regionale Patrizia Bartelle  ha annunciato  lo stato di avanzamento dei lavori per una seconda proposta di legge regionale per contrastare l’emissione di odori molesti.

Tra il pubblico presente i rappresentanti dei vari comitati ambientalisti e quello della comunità di  Ca Emo toccata dal tragico evento della Coimpo.

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