Adria:Il Sindaco interviene sul Centro Servizi Anziani
“Dispiace constatare che si sia persa quell’unione tra politica sindacati e familiari che aveva messo in seria difficoltà l’attuale consiglio di amministrazione(CDA): per me –commenta il primo cittadino- era lo strumento giusto per provare a fare il cambiamento necessario. Di fronte all’insuccesso dei tentativi fatti da ognuno, spiace leggere che si cerchi in modo diretto o indiretto di additare l’amministrazione come unica responsabile dell’attuale situazione critica”.
In Consiglio Comunale mi sono dichiarato disponibile a costruire un libro bianco che riassuma la storia del centro servizi anziani non solo degli anni della Passadore, non per dare un salvacondotto ad una persona che ho sfiduciato politicamente in tutte le occasioni possibili, ma per cercare di non ripetere errori che possono essere stati fatti. Ho fatto anche un esempio per circostanziare l’argomento: cercare che i progettisti e le ditte che lavorano alla struttura conoscano tutta la storia della stessa per evitare di fare errori nell’ottenimento del certificato di prevenzione antincendi e conseguentemente spendere bene i soldi degli ospiti.
Non scordiamo che in questi 14 mesi l’amministrazione comunale ha convocato più volte la presidente, il direttore e il CDA per affrontare temi importanti come il taglio al salario accessorio, la mancanza di impegnative e il futuro pubblico della struttura. Numerosi sono stati i tavoli tecnici e le riunioni ufficiali fino ad arrivare ad una convocazione specifica del consiglio comunale a Marzo. Considerato il comportamento della Passadore, auspichiamo un netto cambio di rotta della stessa, per il bene dell’ente e della città.
Come ha affermato l’assessore Tosato siamo pronti a dare come consiglio comunale tutti i dati alla regione affinchè sia in grado di fare le sue valutazioni, come abbiamo fatto in questi mesi con il prefetto, aggiornandolo sulle azioni e gli atti fatti dall’amministrazione rispetto alle troppe criticità vissute in struttura.
Pensiamo che questo direttore non sia all’altezza della struttura di Adria per come ha affrontato le questioni e per i problemi che ha creato tra lavoratori e familiari degli ospiti e che il fatto di occuparsi di più strutture non sia la via corretta per dare quel servizio eccellente che ha sempre caratterizzato Adria e che è doveroso verso i nostri anziani. Noi continuiamo a chiedere una cosa, la stessa da un anno a questa parte: concordiamo insieme politica, sindacati, e familiari azioni unitarie per cercare di anticipare il cambio di guida nella casa di riposo e di migliorare il clima per lavoratori, ospiti e familiari, affinchè ci sia una nuova guida espressione dell’attuale consiglio comunale e dei familiari degli ospiti per affrontare le tante difficili sfide del presente-futuro.
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