Riceviamo e pubblichiamo da Davide Benazzo (FP CGIL Rovigo) e Francesco Malin (CISL FP Padova/Rovigo )
La lettera che abbiamo inviato al
Presidente Zaia ha trovato riscontro con l’incontro avvenuto ieri a Palazzo
Balbi con l’Assessore Lanzarin.
Come primo atto abbiamo consegnato la
lettera firmata dalla maggior parte dei Lavoratori dipendenti del CSA, circa 60
firme sugli ormai 80/90 dipendenti diretti a tempo indeterminato rimasti. La
lettera, che informalmente avevamo condiviso, e richiesto di sottoscriverla a
sostegno dei Lavoratori, circa 20 giorni fa con il Sindaco e tutto il Consiglio
Comunale, è stata firmata dai Capigruppo del PD, Gino Spinello, della Lega,
Paolo Baruffaldi, della Cavallari 2.0, da Lamberto Cavallari e dalla Bobo
Sindaco, da Massimo Barbuiani.
All’incontro, oltre ai rappresentanti di
CGIL, CISL e UIL, era presente anche l’Assessore Tosato, presenza che non ci
era stata comunicata da nessuno e motivata dalla volontà della Maggioranza
Consigliare di vicinanza e sostegno alle richieste dei Lavoratori.
Tutto questo ci fa molto piacere
dimostrando quanto importante e reale sia la lotta che i Lavoratori stanno
portando avanti da oltre 2 anni e mezzo, e, visto che il motivo principale
dell’incontro di ieri era finalizzato a richiedere all’Assessore Lanzarin un
intervento diretto della Regione, la presenza del signor Tosato fa ben sperare
che la Maggioranza e il Sindaco abbiano cambiato idea in merito e che, oltre
alla presenza all’iniziativa dei Sindacati, questa amministrazione metta in
atto azioni concrete verso la Regione affinché termini questa lunga ed
estenuante agonia.
Ci aspettiamo che ora, oltre a quanto
inviato dalle Organizzazioni Sindacali e dai Lavoratori, arrivi anche da parte
di tutto il Consiglio Comunale un atto ufficiale in Regione con richiesta
d’intervento urgente che ci risparmi altri 6 mesi di questa gestione
fallimentare che ha avuto l’unico risultato di ridurre i costi sulla pelle di
Lavoratori e Ospiti.
All’Assessore Lanzarin, dopo aver ribadito
le motivazioni che da anni ci portano allo scontro, abbiamo chiesto un chiaro
ed inequivocabile atto politico. L’Assessore, ribadendo che la normativa riduce
fortemente azioni di tipo tecnico, si è impegnata ad ulteriori verifiche,
sottolineando la forte perplessità verso un CdA ed una Presidente alla quale
tutti chiedono un passo indietro ma che, dimostrando di essere incollata a
quella poltrona, non vuole andarsene. Altra perplessità e richiesta di verifica
la situazione dove un’unica persona si trova a svolgere il ruolo di Direttore
su 5 strutture dove le uniche azioni sono il taglio dei costi del personale
senza alcuna strategia che dimostri una vision di futuro e che, oltre ad
accusare pesantemente dei tagli fatti, soffrono per questa discutibile
governance part time.
Dalla RSU, oltre a denunciare
l’incomprensibile e becero taglio degli stipendi, una chiara richiesta di
essere messi nelle condizioni di poter ritornare ad assistere dignitosamente ed
umanamente i tanti Ospiti della struttura e, ribadendo la necessità che la
Regione riveda in aumento gli standard del personale ormai troppo vecchi per le
esigenze e i bisogni di assistenza.
A chiudere si è ribadita la necessita di
una riforma che mantenga il sistema pubblico ed adeguatamente finanziato
evitando che la mancanza di risorse si scarichi sulle famiglie e sui
Lavoratori.
A breve organizzeremo un’assemblea con i
Lavoratori dove decidere le future iniziative.
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