Pagine

domenica 15 settembre 2019

Adria: In ricordo delle vittime della Coimpo.Ecco le parole lette da Carlo Bellato durante la messa di stamani


Ecco le parole pronunciate da Carlo Bellato, il padre della vittima più giovane  della tragedia accaduta il 22 Settembre 2014 nella piccola frazione di Ca Emo, durante la messa di stamani

“Sono trascorsi cinque anni da quel giorno tremendo, ma sinceramente per noi famigliari delle vittime sembra ieri. E’ difficile vivere  e andare avanti quando l’unico scopo della propria mia vita se ne è andato. Non sappiamo quale disegno abbia riservato per noi il signore, di sicuro non ci ha abbandonato e voi presenti ne siete la prova e per questo vi diciamo ancora una volta grazie.

 Il tempo non aggiusta le cose, le fa apparire sotto un altro aspetto, una luce diversa. Il tempo ci cambia dentro, non si è più la stessa persona, si vive con il cuore spezzato e nulla può estinguere il dolore  di chi ha perso un figlio, un famigliare o un amico a causa dell’incuria dell’omesso controllo, della consapevole brama di profitto. Noi famigliari, restiamo aggrappati alla fede e alle parole del Signore che ha detto dove vado io non andrà perduto nemmeno un capello, ecco allora che un giorno i nostri cari li ricontreremo.

Per quanto riguarda la giustizia siamo consapevoli che nessuna giustizia ci potrà rendere i nostri cari, ma verrà il giorno in cui saremo chiamati anche noi davanti a Dio e saremo soli,e ahimè senza avvocato pronto a difenderci e a distorcere la realtà dei fatti e ad incolpare qualcun altro. Allora mi è venuto in mente il discorso delle beatitudini, quando il Signore parlava alle folle e diceva: beati i misericordiosi che troveranno misericordia, beati i poveri in spirito  perché di essi è il regno dei cieli, beati gli afflitti che saranno consolati e ha detto anche beati coloro che avranno fame e sete di giustizia perché saranno saziati.

 Termino con il ringraziare ancora una volta, abbracciandovi tutti, sicuri e certi che i nostri cari non solo non saranno dimenticati come persone, ma soprattutto per il coraggio e l’amore verso il prossimo dimostrato con il più alto e nobile dei gesti. Per l’eternità grazie  infine a Nicolò, Marco, Paolo e Giuseppe per sempre nei nostri cuori e per sempre i nostri grandissimi Martiri ed Eroi”.

Nessun commento:

Posta un commento