Ecco le parole pronunciate da Carlo Bellato, il padre della
vittima più giovane della tragedia
accaduta il 22 Settembre 2014 nella piccola frazione di Ca Emo, durante la messa di stamani
“Sono trascorsi cinque anni da quel giorno tremendo, ma
sinceramente per noi famigliari delle vittime sembra ieri. E’ difficile
vivere e andare avanti quando l’unico
scopo della propria mia vita se ne è andato. Non sappiamo quale disegno abbia
riservato per noi il signore, di sicuro non ci ha abbandonato e voi presenti ne
siete la prova e per questo vi diciamo ancora una volta grazie.
Il tempo non aggiusta
le cose, le fa apparire sotto un altro aspetto, una luce diversa. Il tempo ci
cambia dentro, non si è più la stessa persona, si vive con il cuore spezzato e
nulla può estinguere il dolore di chi ha
perso un figlio, un famigliare o un amico a causa dell’incuria dell’omesso
controllo, della consapevole brama di profitto. Noi famigliari, restiamo
aggrappati alla fede e alle parole del Signore che ha detto dove vado io non
andrà perduto nemmeno un capello, ecco allora che un giorno i nostri cari li
ricontreremo.
Per quanto riguarda la giustizia siamo consapevoli che
nessuna giustizia ci potrà rendere i nostri cari, ma verrà il giorno in cui
saremo chiamati anche noi davanti a Dio e saremo soli,e ahimè senza avvocato
pronto a difenderci e a distorcere la realtà dei fatti e ad incolpare qualcun
altro. Allora mi è venuto in mente il discorso delle beatitudini, quando il Signore
parlava alle folle e diceva: beati i misericordiosi che troveranno misericordia,
beati i poveri in spirito perché di essi
è il regno dei cieli, beati gli afflitti che saranno consolati e ha detto anche
beati coloro che avranno fame e sete di giustizia perché saranno saziati.
Termino con il
ringraziare ancora una volta, abbracciandovi tutti, sicuri e certi che i nostri
cari non solo non saranno dimenticati come persone, ma soprattutto per il
coraggio e l’amore verso il prossimo dimostrato con il più alto e nobile dei
gesti. Per l’eternità grazie infine a
Nicolò, Marco, Paolo e Giuseppe per sempre nei nostri cuori e per sempre i
nostri grandissimi Martiri ed Eroi”.
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