sabato 19 ottobre 2019
Adria: Una mattina di incontro tra forze di polizia, volontari e cittadini
Positivo il risultato per il primo evento organizzato stamani in piazza Bocchi e Largo Mazzini, nell’ambito della prima”Settimana Nazionale della Protezione Civile”. Un’occasione in cui i cittadini hanno incontrato le forze di polizia, vigili del fuoco e quei gruppi di volontari che intervengono a vario titolo e per competenze, nelle situazioni di emergenza e a danno dell’incolumità pubblica.
Numerose le persone che hanno interagito con le forze dell’ordine del territorio (carabinieri, guardia di finanza, polizia stradale), con gli agenti del corpo di polizia locale, i vigili del fuoco, i volontari del gruppo cinofilo degli Angeli, Croce Verde, protezione civile di Adria e il Coordinamento di Protezione Civile e Antincendio Boschivo del Parco Colli Euganei.” Il gruppo coordinato attualmente da Cesare Schicchitano, -spiega il consigliere Enrico Bonato-ha stipulato lo scorso anno un accordo con il sindaco e presidente di protezione civile Omar Barbierato, per lo scambio di buone prassi di collaborazione tra i due gruppi e per condividere risorse e mezzi nel fronteggiare la prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi nelle provincie di Rovigo, Padova e in caso di bisogno anche nel territorio nazionale. A coordinare il gruppo di protezione civile di Adria è Marco Passarella”
“ Di certo riproporremo nei prossimi anni tale iniziativa -commenta il consigliere Enrico Bonato- per far sì che i nostri cittadini, abbiano la possibilità di avvicinarsi al mondo del volontariato che fa crescere sia dal punto di vista personale, sia donandosi per il bene comune”
Il primo cittadino e presidente di protezione civile locale Omar Barbierato, nel ringraziare quanti hanno partecipato all’iniziativa di stamattina conclude “Per il futuro i due gruppi di protezione civile collaboreranno per organizzare dei campi scuola per formare ed educare i ragazzi, insegnando loro comportamenti corretti volti a prevenire possibili pericoli e incidenti e permettere un ricambio generazionale nei vari gruppi di intervento”
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